GoTankōbon #8 | Ridere, piangere, sentirsi in colpa con Takopi e il ritorno di Real
Ciao! Questa è l’ottava puntata di GoTankōbon. Oggi si parla di un manga uscito da poco qui in Italia, di un polpo alieno, di cose tristi miste a cose demenziali e di tanti altri temi.
Lacrimoni e sorrisoni insieme a un polpo rosa 🐙
La scorsa settimana, dopo aver parlato dei mercatini dell’usato, vi consigliavo un manga intitolato Takopi’s Original Sin, un titolo annunciato nell’ultima edizione del Lucca Comics & Games. Ecco, pochi giorni dopo la sua uscita mi sono fiondato in libreria, l’ho comprato e ho iniziato a leggerlo la sera stessa. Sono sincero: non so minimamente che cosa mi abbia attratto sin da subito di questo fumetto, ma l’unica cosa che sentivo era il bisogno di iniziarlo immediatamente. Una volta aperta la box mi sono trovato di fronte ai due numeri editi da Star Comics e a qualche gadget, compreso un portachiavi molto puccioso. Sì, perché Takopi’s Original Sin è tutto così incredibilmente grazioso e rosa: un fumetto che, all’apparenza, penseresti sia adatto a un pubblico molto giovane, se non addirittura quasi infantile. Poi giri una pagina, ne giri altre due, poi tre, quattro e ok, no, fermiamo il gioco. Qui siamo di fronte a una storia che scotta, che va maneggiata con molta cura. Arrivato a neanche un terzo del primo volume, infatti, mi sono chiesto: “E adesso come ne parlo di questa cosa?”.
Devo essere sincero: parlare di Takopi’s Original Sin non è per niente facile e il motivo è da ricollegare alla sua molteplice natura. Il fumetto di Taizan5 è dolcemente scorretto con noi lettori: riesce a essere esilarante e demenziale ma al tempo stesso oscuro e macabro. La storia, di per sé, sarebbe molto semplice: un alieno di nome Takopi arriva sulla terra dal pianeta Happi per diffondere la felicità. Una volta atterrato nel nostro mondo incontra una bambina molto triste di nome Shizuka e si pone l’obiettivo di farla tornare a sorridere grazie ad alcuni consigli strampalati e ai suoi oggetti magici. Tutto ciò vi ricorda qualcosa? Immagino di sì: la storia di Doraemon.
Come vi dicevo, però, Takopi’s Original Sin nasconde dentro di sé una natura ibrida, che mette in contrapposizione aspetti teneri ad altri raccapriccianti: Shizuka (nome che, tra le altre cose, richiama quello di Shizuka Minamoto in Doraemon) è la Nobita della nostra storia a cui però accadono cose terribili. Non si parla di prendere un brutto voto a scuola o di aver fatto la marachella che potrebbe far arrabbiare la mamma. No, tutt’altro: si parla di temi difficili e complessi come il bullismo, l’ansia dell’abbandono e la depressione. Ora penserete che non c’è nessun problema, perché tanto il piccolo Takopi è arrivato proprio per aiutarla. E invece le cose non vanno proprio così, perché il Doraemon rosa a forma di polpo proverà a fare qualcosa, ma purtroppo c’è un grosso problema che lo affligge: è troppo troppo troppo (ho già detto troppo?) ingenuo. A noi lettori fanno scappare un sorriso i suoi interventi goffi, ma per la povera bambina l’alieno diventa involontariamente una specie di maledizione. Così nasce anche in noi un dilemma: ridere o essere tristi? Essere divertiti o piangere?
Ed è con questo altalenarsi di momenti positivi e negativi che si va avanti per tutto il fumetto. Accadono diverse cose, alcune fondamentali e altre inaspettate, ma pagina dopo pagina viene a formarsi un mosaico nella nostra testa fatto di tavole piene di luce e grazia insieme ad altre crudeli e disturbanti. E questo cambio di mood è così frequente e improvviso che poi, inevitabilmente, finisci anche per ridere in alcune situazioni drammatiche. Taizan5, infatti, penso sia riuscito incredibilmente bene a rappresentare l’essenza del black humour con questo fumetto: riesce a farti sorridere e, contemporaneamente, a farti sentire in colpa per questo. Leggendolo ve ne renderete conto e, probabilmente, vi verrà anche da chiedervi che diavolo avete da ridere in un momento così delicato.
Takopi’s Original Sin, però, non si limita solamente a fare umorismo nero, perché mentre ti mostra situazioni assurde, miste ad altre toccanti, riesce anche a fare una denuncia sociale molto importante. Lo abbiamo citato prima il bullismo: una piaga che, specialmente in Giappone, non accenna a fermarsi all’interno delle scuole. Non è di certo la prima opera che si spende molto per questo e infatti non mi dilungherò troppo sul tema. Il motivo è che ci sarebbe davvero tanto di cui parlare e servirebbe quindi una puntata a parte che magari un giorno faremo. Non voglio comunque lasciare a bocca asciutta i più interessati e quindi, per questo, vi lascio qui un video fatto dal canale YouTube Beyond Ordinary Borders per chi volesse approfondire tutta la questione. È fatto molto bene e, se ne avete voglia, troverete anche altri video molto utili sull’argomento.
Cosa dirvi, dunque, arrivati a questo punto? Sì, se ne avete l’opportunità prendete Takopi’s Original Sin e regalatevi una lettura strana, difficile, ma assolutamente da fare. Magari vi sentirete sporchi, magari divertiti o magari in entrambi i modi. Tutto dipende da voi, da come vi approcciate al fumetto e dalle sensazioni che vi danno certi temi. Ma a prescindere da quest’ultime, è una lettura che va fatta perché esce dagli schemi classici a cui siamo abituati, ribaltando un tipo di narrazione sui temi più difficili per giovani e adulti spesso troppo banale. Vi ritroverete poi di fronte a delle bellissime tavole, disegnate con cura e in grado di rafforzare tutte le scene drammatiche o demenziali della storia: un altro punto a favore.
Ah, prima di chiudere l’argomento, voglio segnalarvi un’ultima cosa. Abbiamo parlato di un tributo abbastanza evidente che Taizan5 fa a Doraemon con questa sua opera breve. Beh, all’interno della storia troverete tante altre citazioni molto simpatiche: si passa da Assassination Classroom (per alcuni aspetti che emergono verso il finale e per la somiglianza tra Takopi e Koro-sensei) all’Attacco dei Giganti (il primo capitolo del manga si chiama “A te del 2016”. Vi dice qualcosa?). Forse potrebbe esserci anche qualcosina preso dai Due Fantagenitori, ma di questo non ne sono sicuro (sinceramente non so quanto il cartone di Butch Hartman abbia preso piede in Giappone). Se siete quindi fan degli easter egg, o dei riferimenti ad altre opere famose, avete un’altra (l’ennesima) motivazione che potrebbe spingervi a leggerlo. In fondo poi sono solo due volumi, che problema c’è. Vabbè, la smetto dai, anche perché non so più come altro consigliarvelo.
Real, un manga dedicato a Minato e Inio Asano che usa Unreal Engine 5 🏀🥷🎮
Peaches Peaches Peaches Peaches Peaches, PEACHES PEACHES PEACHES PEACHES PEACHES. Ok, basta, scusate. Ho dovuto iniziare la parte dedicata alle news così perché anche io sono andato in fissa con questa canzone. Tutta colpa di quel dannato genio di Jack Black e del film Super Mario Bros. Bene, vi lascio il poll sul film e iniziamo con le news.
A proposito di Assassination Classroom, è stato bandito in Florida. Ma entriamo più nel dettaglio: la storia del manga, come molti di voi sapranno, parla di un professore alieno/polpo che ha promesso di distruggere la terra se non verrà ucciso dai propri studenti. Nel manga e, di conseguenza anche nell’anime, è quindi strapieno di scene con giovani alunni che imbracciano pistole, fucili e chi più ne ha più ne metta. Capirete che questo non è piaciuto molto negli Stati Uniti, dove purtroppo il problema delle sparatorie nelle scuole è enorme. C’è solo un però: non è stato preso per nulla in considerazione il tono con cui viene raccontata la storia di Assassination Classroom. Parliamo di un fumetto che fa dell’umorismo un suo pilastro.
Arriverà, non è ancora chiaro quando, un manga one shot su Minato. Il motivo di tale scelta da parte dell’autore di Naruto, Masashi Kishimoto, è da ricollegare a un sondaggio messo a disposizione dei fan a dicembre in occasione del ventesimo anniversario del manga: qual è il personaggio più popolare del momento? Il ninja vincitore avrebbe ricevuto una storia breve tutta per sé e a prendersi il primo posto, come avrete già intuito, è stato proprio l’Hokage. Kishimoto ha annunciato di aver già cominciato a lavorare sulla storia, che sta venendo un po’ più lunga di quanto si era prefissato. A quanto pare si baserà sulla nascita di una certa tecnica…
Sì può sfruttare un motore grafico per dare vita a un manga? Sì, come spiega Inio Asano. L’autore di tante opere celebri (abbiamo parlato di Solanin alcune settimane fa) ha infatti rivelato in uno suo tweet che ha sfruttato il software di Unreal Engine 5 per creare una base da cui partire per disegnare il suo nuovo manga, Mujina in to the Deep. Il motore grafico ideato da Epic Games gli è tornato utile specialmente per le scene di combattimento. Non è la prima volta che Asano sfrutta e diffonde tecniche di disegno particolari. Quella della fotografia trasposta su carta, ad esempio, è uno dei suoi tratti di riconoscimento.
Ci sono dei manga che fanno giri immensi e poi ritornano, come Real di Takehiko Inoue. L’autore, però, sta per tornare con un nuovo capitolo di una storia che per molti è addirittura più bella di Slam Dunk. Si tratta di una grande notizia, dato che la serializzazione di questo fumetto è iniziata nel 1999. La sua irregolarità vedrà presto la fine? Non lo sappiamo ancora, ma intanto possiamo prepararci a leggerlo nuovamente a partire da questa estate, quando tornerà sulle pagine di Weekly Young Jump.
Le migliori uscite della settimana (17 apr - 23 apr) 📖👹
Chiudiamo, come sempre, con le migliori uscite della settimana. C’è un grande ritorno nelle nostre fumetterie, ma anche un paio di primi numeri molto interessanti.
Chainsaw Man (12) di Tatsuki Fujimoto: ne avevamo parlato un paio di settimane fa ed eccoci qui. Panini ci ha riportato Chainsaw Man con il dodicesimo numero, dove inizia quella che possiamo definire la seconda stagione del manga. Oltre alla versione regular, la casa editrice ha previsto un’edizione con sovraccoperta speciale (al costo di 7€). Le buone notizie, però, non finiscono qui perché, per far avvicinare nuovo pubblico a questa opera, Panini ha anche voluto proporre sugli scaffali delle fumetterie la discovery edition del primo numero. Il suo costo? 1€.
Wind Breaker (1) di Satoru Nii: l’opera di Satoru Nii arriva in Italia con un blind pack tutto da scoprire. Il manga sulle scazzottate tra studenti (che così ricorda tanto un altro fumetto molto famoso) sarà disponibile all’interno di una bustina sigillata. Perché? Perché esistono ben 3 tipologie di copertine, tutte con una precisa tiratura: oltre alla regular, esiste la versione Variant Limited (1000 copie) e la versione Variant Ultra-Limited (100 copie). Nella pagina linkata è presente un’anteprima del primo volume.
Risse, scazzottate e botte sono all’ordine del giorno a scuola e la matricola Haruka Sakura non vede l’ora che la campanella suoni per cominciare a combattere. Ma qualcosa è cambiato al Fuurin: non è più l’istituto che Haruka sperava di trovare…
Magical Girl Risuka (1) di NisiOisiN: avete voglia di un nuovo shonen con un po’ di magia e misteri? Bene, NisiOisiN ha proprio quello che volete. L’autore con il miglior palindromo del mondo torna con una storia illustrata dalla disegnatrice Nao Emoto.
Kizutaka Kugi, un ragazzino di quinta elementare, è alla ricerca di “pedine” da utilizzare per raggiungere i propri scopi ambiziosi. A tal proposito, scopre che Risuka Mizukura, la sua nuova compagna di classe con i capelli e gli occhi rossi, in realtà è una maga dai poteri molto speciali. I due decidono di stringere un patto e, trascendendo i limiti del tempo, affronteranno un pericolo dopo l’altro in una serie di entusiasmanti avventure!
E con questo è tutto! Grazie per aver letto questa puntata. Io, come ogni settimana, vi ricordo che se volete potete condividere la newsletter con chi vi va e lasciare un cuoricino di supporto. Buon weekend e a venerdì prossimo! 👋