Ciao! Questa è la prima puntata di GoTankōbon. Oggi parleremo di alcuni gatti finiti nel mondo di Dragon Ball; di fumetti inseriti nei libri di scuola; di mangaka alle prese con ChatGPT e delle nuove uscite della settimana.
Nekomajin e l’effetto nostalgia
Non ricordo bene quanti anni avessi, ma probabilmente stavo per terminare le elementari. Ero in macchina con mia madre, che come sempre era presissima dai mille giri che aveva da fare. Mentre me ne stavo seduto al suo fianco, dalla parte del passeggero - come ogni ragazzino che si ritrova a seguire i propri genitori in luoghi che ritiene completamente superflui - mi stavo annoiando.
Ecco, diciamo che mia madre se ne accorse quasi subito: durante il tragitto si fermò di fronte a un’edicola, mi diede qualche spicciolo e mi disse di andarmi a comprare qualcosa, probabilmente per ricompensa. Non era un compito semplicissimo, potevo tornare con delle carte Pokémon, Yu-Gi-Oh oppure con delle figurine dei calciatori.
E invece no, quel giorno mi sentivo un po’ alternativo: decisi di comprare un fumetto. Era Dragon Ball, il numero 10 della perfect edition. Fu il mio primo manga e, nonostante non ci capissi molto perché la storia era già iniziata, me ne innamorai subito. La lettura orientale (da destra a sinistra) e quei disegni dinamici riuscirono a farmi passare quel pomeriggio senza scocciarmi (va anche detto che partivo avvantaggiato: avevo già visto il cartone animato di Dragon Ball e continuavo a guardarlo). Iniziai allora a leggerne altri, a parlarne con i compagni di classe e quindi ad appassionarmi. Ma poi arrivò il colpo di fulmine (o del sole).
Diciamo qualche settimana dopo (ma in realtà non ricordo assolutamente quanto tempo fosse passato), andai a casa di un altro ragazzino che ancora oggi ho la fortuna di poter considerare uno dei miei migliori amici. Lì, nella libreria della sua camera, vidi un fumetto stupendo. Aveva la stessa grafica di quel primo Dragon Ball che avevo comprato io, ma la copertina era verde e c’erano un pupazzo blu che sorrideva, uno bianco su un aereo e un altro vestito come Goku. Erano Nekomajin, dei gatti magici con dei poteri. E ora che diamine era questo manga?
Assomigliava a Dragon Ball e quindi wow, figata, ok, ma poi? Poi lo sfogliai un po’, sembrava essere molto divertente e avrei voluto leggerlo di più. Non potevo isolarmi, ero andato dal mio amico per giocare insieme e sarebbe stato molto scortese. Nei giorni seguenti avrei voluto comprarlo, ma non avevo la minima idea di dove lo avesse trovato e, inoltre, non avrei neanche saputo spiegare ai miei genitori cosa andare a cercare.
Insomma, non lo comprai mai e poi dopo un po’ me ne dimenticai (una cosa classica di ogni ragazzino che, se ci pensate, è un grande vantaggio). Quindi nulla, poi sono cresciuto, sono successe un sacco di cose e, fast forward fino ad oggi, all’età di 27 anni l’ho ritrovato in un mercatino dell’usato. Beh, mi sono subito ricordato perché ci ero andato in fissa: è davvero tanto divertente.
Chi un po’ già conosce il mondo di Dragon Ball, e in generale i lavori di Akira Toriyama, può subito immaginare a cosa mi riferisco quando associo la parola “divertente” alle sue opere. Fa ridere, tantissimo. Nekomajin è una raccolta di episodi in cui alcuni gatti magici prendono in giro gli esseri umani, combattono, fanno casino e mangiano. Sì lo so, non assomigliano proprio tanto a dei gatti, ma il sensei Toriyama ha deciso di disegnarli così.
Nei capitoli, che in totale sono 8, ne incontriamo principalmente tre, anche se a un certo punto verremo a scoprire che in totale esistono ben 28 razze di questo particolare animale. Ogni capitolo racconta una piccola e folle storia, tra cui le ultime (forse le migliori) in cui Nekomajin Z (il gatto vestito come Goku) affronta alcuni dei personaggi più famosi di Dragon Ball: Goku, Vegeta e Majin Bu. Probabilmente la cosa più bella di questa raccolta di storie è che Akira Toriyama non fa altro che prendersi in giro da solo, dando vita a un’enorme parodia di quella che è senz’altro la sua opera magna.
Questi felini rendono buffo e comico tutto ciò che ha permesso al battle shonen (per i meno avvezzi: un fumetto per ragazzi dove ci sono le botte) più famoso di sempre di diventare ciò che è oggi. I combattimenti di Nekomajin sono un qualcosa di macchiettistico che si fa beffe dei momenti più drammatici di Dragon Ball (anche la trasformazione in Super Saiyan, avvenuta per la morte di un caro amico, qui avviene tra le risate, con un gatto a cui si rizzano i peli). Loro, tra una battuta e una gag, si scagliano sull’avversario tirando fuori gli artigli o sparando una Nekohameha potentissima. Sostanzialmente sono dei felini imbattibili, e ci riescono perché sono consapevoli di vivere all’interno di un fumetto umoristico. L’unico che sembra essere in grado di contrastarli è proprio Goku, che infatti resta pur sempre un personaggio molto buffo.
Risfogliarlo oggi è stato un po’ come fare un salto nel passato e probabilmente, mi rendo conto, potrebbe avermi divertito più del dovuto perché mi ha fatto tornare a quei momenti spensierati lì. L’effetto nostalgia gioca brutti scherzi a volte, ma in questo caso non ha fatto altro che riportarmi indietro a bei momenti, che ricordo con immenso piacere.
Ho pensato che iniziare questa newsletter con un po’ di good vibes fosse la cosa migliore di tutte. Un po’ per omaggiare Akira Toriyama, che senza dubbio è l’autore che più di tutti mi ha avvicinato al mondo del manga, e un po’ per riportare alla luce una piccola opera che forse non tutti ancora conoscevano.
Se dovesse capitarvi di imbattervi casualmente in questo fumetto, fidatevi, leggetelo. Probabilmente si può trovare ancora nuovo da qualche parte, ma comunque sia ne varrà la pena. L’ironia di Dottor Slump, di Dragon Ball e, in generale, di Toriyama mi ha fatto appassionare a questo mondo e qui ne troverete tanta.
Studiare Demon Slayer a scuola e One Piece scritto con ChatGPT
Passiamo alla sezione dedicata alle notizie che ho trovato più interessanti uscite in questi ultimi giorni. Oggi si parla di Demon Slayer, che è finito a scuola, e dell’autore di One Piece, che ha chiesto a ChatGPT come continuare la sua opera.
L’enorme successo di Demon Slayer è ormai cosa appurata, specialmente in Giappone (il come e il perché lo ha spiegato molto bene Flavio Parisi sul Post). Non è quindi un caso che il manga dell’autrice Koyoharu Gotōge stia seguendo, in un certo senso, un cammino simile a quello che ha fatto Dragon Ball tra la fine degli anni novanta e l’inizio degli anni duemila (oggi torniamo sempre lì, lo so). L’opera di Akira Toriyama, infatti, è diventata talmente tanto popolare in quegli anni da riuscire ad essere inserita nei libri scolastici. Ebbene, a partire dal prossimo aprile (mese in cui inizia l’anno scolastico in Giappone), Demon Slayer si troverà nei manuali di scuola superiore.
Un altro famosissimo autore ha fatto parlare di sé in questi ultimi giorni: Eiichiro Oda, il papà di One Piece. A quanto pare, la curiosità attorno a ChatGPT ha colpito anche lui. Oda ha infatti provato a utilizzare l’IA per cercare altri spunti per continuare la sua storia (che, ricordiamocelo, continua da più di 25 ANNI). La chat ha restituito vari risultati che il mangaka, con un pizzico d’ironia, ha confermato che seguirà al dettaglio. Tra i più belli, probabilmente, c’è l’idea di far combattere la ciurma di Cappello di Paglia con una strega malvagia dopo aver aiutato gli alieni.
Le migliori uscite della settimana (27 feb - 5 mar)
Questa prima puntata si chiude con le principali pubblicazioni, sul mercato italiano, che ci sono state questa settimana.
Choujin X (1) di Sui Ishida: l’autore di Tokyo Ghoul torna in Italia con una nuova serie distribuita da J-Pop. Questa la trama proposta dall’etichetta editoriale di Edizioni BD:
Nonostante i loro caratteri all'apparenza opposti, Azuma Higashi e Tokio Kurohara, liceali del secondo anno, condividono un forte legame di amicizia. Azuma è un ottimo studente, è abile nella lotta e i suoi valori lo conducono a opporsi con i pugni alle ingiustizie che hanno luogo in città. Tokio, di contro, in classe non ascolta e poltrisce, e anche quando si tratta di combattere preferisce fare da spettatore. Tuttavia, ci sono avversari che nemmeno Azuma sarebbe in grado di affrontare: i Choujin, esseri umani dai poteri soprannaturali, responsabili della devastazione che segna come una cicatrice la zona del Giappone nella quale vivono i due ragazzi. Un giorno, minacciati in prima persona da uno di questi mostri e senza via di fuga, Azuma e Tokio decidono di difendersi nell'unico modo che gli resta: iniettarsi una droga speciale e diventare loro stessi dei Choujin!
Si tratta di un prodotto molto interessante, che a fine 2022 ha già raggiunto il milione di copie in circolazione. Anche in Italia potrebbe avere il suo successo e J-Pop - che offre sul suo sito un’anteprima gratuita del primo volume - ha voluto infatti dedicare al lancio del manga un particolare post sui propri social:
The God of High School (1) di Yong-Je Park: dopo Solo Leveling e Tower of God, Star Comics porta in Italia un altro dei webcomic coreani più famosi del momento. Ad essere precisi, infatti, in questo caso parliamo di manhwa (il termine indicato per i fumetti in lingua coreana). Questa la trama sulla pagina della casa editrice:
Dopo aver dato dimostrazione della sua abilità nel taekwondo durante una rissa, il diciassettenne Jin Mori riceve inaspettatamente l’invito a partecipare al God of High School, un misterioso quanto esclusivo torneo di arti marziali riservato a studenti delle superiori al quale si accede solamente tramite invito. Aperta ad atleti di tutto il mondo e a qualunque stile di combattimento, la competizione è particolarmente ambita in quanto in palio per il vincitore ci sarebbe la realizzazione di un desiderio... qualunque esso sia! Il giovane Jin si ritrova così in una rosa di candidati provenienti da tutta la Corea del Sud, tra i quali verranno selezionati i tre rappresentanti da schierare al torneo mondiale. Quali sfide lo attendono?
Con questo è tutto! Se vi è piaciuta questa puntata potete condividerla con chi volete e, se vi va, lasciare un cuore di supporto. Grazie e a venerdì prossimo, ciao!
Dopo aver letto tutto quanto mi ha incuriosito parecchio e se ne avrò l'occasione lo prenderò sicuramente.
Creando questa "rubrica" darai un senso di nuovo perchè nessuno ha mai portata cose così e grazie a quello che hai scritto riuscirai sicuramente a far appassionare anche altre persone al mondo dei manga