GoTankōbon #89 | Un genere musicale che deve tutto agli anime e AOT torna al cinema
Ciao! Questa è l’ottantanovesima puntata di GoTankōbon. Oggi parleremo di un genere musicale che è fortemente connesso agli anime, ma anche di tanto altro.
Musica aggressiva + anime: fomento assicurato 🎼🏃♂️
Sabato scorso mi stavo mettendo le scarpe prima di uscire di casa. Ho un paio di Adidas Campus che, per chi non le conoscesse, sono quelle scarpe con i lacci grossi un po’ da skater che in teoria andrebbero tenute un po’ larghe. Io però non ci riesco proprio a indossare un paio di scarpe larghe: l’idea di sentire il piede che “sciacqua” (a Roma si dice così, non so da voi) dalla scarpa mi fa impazzire. E mentre stringevo i lacci mi sono proprio reso conto di una cosa, ossia che ho acquisito delle abitudini che credo non riuscirò mai a scrollarmi di dosso. Delle azioni che faccio ciclicamente, quasi senza accorgermene, che però costruiscono la persona che sono. La colpa dei lacci la posso dare al calcio, che mi ha insegnato a stringerli molto bene: gli scarpini devono essere come dei guanti per il piede e sin da bambino ho proiettato queste azioni anche sulle scarpe che indosso nel quotidiano. Ma non è l’unica cosa particolare che, in modo abitudinario, mi ritrovo a fare.
Quel giorno ho iniziato a pensare a quali fossero le altre cose che di consuetudine faccio ogni giorno, settimana o mese. E proprio mentre ci pensavo, mi sono reso conto che ne stavo già facendo un’altra: ascoltare nuova musica. Avevo una playlist attiva piena di musica mai sentita prima e sì, lo faccio spesso. Chi vive con me lo sa bene, io ascolto davvero tanta musica. Spotify alla fine dell’anno mi fa dei resoconti in cui sostanzialmente mi da del matto, sia per il caos di generi ascoltati che per i minuti che gli ho dedicato. Ma mi piace così, lo faccio sin da piccolo: mi piace sentire un po’ di tutto ed esplorare, esplorare, esplorare. Quando mi chiedono che musica ascolto vado infatti sempre in grande difficoltà, perché mi verrebbe da aprire la bocca e parlarne per ore: ascolto veramente di tutto, non è un modo di dire. Certo, negli anni ho trovato i miei artisti e generi preferiti, ma riesco a passare da un estremo all’altro con grande facilità.
Vi stupirà quindi sapere che uno degli ultimi generi che sto esplorando ha a che fare con gli anime (beh, è una newsletter su manga e anime, non vi stupirà per nulla in realtà). Questo genere si chiama “phonk” e se avete meno di 25 anni sapete sicuramente di cosa sto parlando, se ne avete di più le probabilità che voi non ne sappiate nulla aumentano a ogni anno d’età che avanza. Io che ne ho di più, infatti, sto imparando ad apprezzarlo solamente ora: sono arrivato tardi, le cose vanno troppo più veloci di me, devo ammetterlo. Perché il phonk va fortissimo sui social come Tik Tok, anche se ha una storia che inizia molto più indietro. Ma partiamo dalle basi: cos’è di preciso? Il phonk nasce dall’Hip Hop e dalla trap circa vent’anni fa ed è sempre stato caratterizzato dai campionamenti di vecchie cassette rap, jazz e funk. Negli ultimi anni, con i social media, però il genere ha subito una mutazione diventando molto più aggressivo sia nelle melodie, molto persistenti, che nei bassi che sembrano esplodere dalle cuffie creando quel fastidioso suono che fa scrocchiare le casse.
È un genere musicale stranissimo, che non ho ancora capito se mi piaccia o no a dire la verità. Ma mi ha stupito il modo in cui tramite i video brevi di Tik Tok e compagnia sia diventato così famoso e virale. Quest’ultimi, a dire la verità, sono stati secondo me fondamentali per la sua diffusione a macchia d’olio nel web: c’erano gli anime al loro interno e sappiamo bene quanto piacciano alle persone, no? Ok, prima di continuare vi faccio sentire un brano che ovunque troverete connesso a Blue Lock, il manga di calcio più famoso del momento. Si trova anche nella copertina del brano stesso su Spotify, dopotutto.
Ok, che ne pensate? Fa per voi? Sì, è strano vi avevo avvertito e no, tranquilli, le vostre casse funzionano bene. Forse in palestra può funzionare mentre ci si allena, ma non ascolterei mai la phonk mentre sono a casa e voglio rilassarmi. Resta incredibile, però, quanto sia perfetto per i video brevi dei social: è ipnotico, ripetitivo, rumoroso. Tutti termini che potremmo utilizzare anche per descrivere l’attività di scrolling sulle varie piattaforme di questo tipo a pensarci bene. E gli anime si sposano benissimo con questa intensità musicale, ma solo alcuni. Nei video con la phonk infatti non troverete mai cose rilassanti, ma solo prodotti adrenalinici: opere sportive, di combattimento, con eroi e villain. Ah, quanto piacciono i personaggi malvagi ai creatori di video con la phonk.
E parliamo allora di questi anime: Berserk, Jujutsu Kaisen e, soprattutto, Blue Lock. L’opera calcistica di Muneyuki Kaneshiro piace tantissimo a chi la phonk la fa e a chi l’ascolta. I video dei vari calciatori impegnati nella battle royale di questo manga riempiono gli schermi delle persone sulle note di beat frenetici, con un montaggio che è ancor più agitato della musica stessa. Alla base di questi video c’è sempre un unico obiettivo: far vedere quant’è figo il personaggio in questione. E Blue Lock, un’opera fatta di calciatori egoisti e manipolatori (a partire da quel pazzo del protagonista) è semplicemente perfetto per questo genere musicale. Vi è mai capitato uno di quei video sui social in cui qualcuno fa qualcosa di figo e poi appare l’emoji del teschio con la testa che gli esplode? Ecco, quelli con la phonk sono tutti così. Ma l’atteggiamento deve essere spietato, non eroico. Quelli alla fine non piacciono a nessuno.
Ma perché esistono questi fenomeni? Difficile trovare una risposta, anche se forse una c’è. Sembra tutto un po’ una perdita di tempo, e anzi a dire la verità lo è. Però io non mi sento affatto di criticarlo, anche perché quando ero più giovane questi trend esistevano già: semplicemente erano diffusi in forma differente e su altre piattaforme. I video di Dragon Ball con i Linkin Park di sottofondo non erano infatti la stessa cosa? Assolutamente sì. E vi dico cos’era che li faceva amare da tutti quanti: il fomento. Gli esseri umani alla fine sono persone semplici e, a prescindere dalla generazione, cercano ciclicamente sempre le stesse cose. Il fomento è tra queste e il mix tra musica aggressiva e anime resta la formula magica della buona riuscita.
Eren Jaeger è di nuovo al cinema, mentre il live-action di One Piece è sulla via del ritorno 🍿📺
News della settimana che vi faranno venire voglia di popcorn, copertina e maratone davanti alla tv. Ma anche al cinema.
E partiamo con la notizia più carina della settimana, annunciata da The Space Cinema: è in arrivo una maratona dedicata all’Attacco dei Giganti proprio in sala. Dal 10 al 12 febbraio, infatti, sarà possibile rivedere L’arco e la freccia cremisi e Le ali della libertà, i primi due film prodotti della serie. La cosa bella di questa iniziativa chiamata “Attacco dei Giganti Night”? Che acquistando il biglietto delle 18:45 si avrà diritto a vedere gratuitamente anche il film successivo alle 21:15. Una maratona dalla durata di circa 4 ore, niente male.
Occhio perché la serie TV Netflix di One Piece sta per tornare. Sono terminate ufficialmente le riprese della seconda stagione e questo significa che manca davvero poco alla sua pubblicazione. Come annunciato dai canali ufficiali stessi, verranno adattati gli episodi dedicati alle saghe che vanno da Loguetown a Drum Island.
Chiudiamo con una curiosità: la Toei Animation ha pubblicato un report in cui vengono mostrati i dati finanziari degli anime che hanno fatto incassare di più nell’ultimo anno. E sapete qual è il bello? Che Dragon Ball Daima è riuscito a superare One Piece. Incredibile come l’amore per l’opera di Akira Toriyama resti altissimo nonostante il passare del tempo.
Le migliori uscite manga della settimana (3 feb - 9 feb) 👊🎎
E passiamo subito alla carrellata di novità in uscita questa settimana in fumetteria e libreria: Ken il Guerriero (7), Gokurakugai (2), I cavalieri dello Zodiaco (10), Yawara! (15), Non tormentarmi Nagatoro (20), Petshop of Horrors (6), Tokyo Duel (11), Host Club (3), Inazuma Romance (5), Moonlit Fantasy (12), I quattro fratelli Yuzuki (12), Salva il mondo all’ultimo canestro (2) e EdensZero (25).
E anche per questa settimana è tutto. Puntata un po’ diversa dal solito, ma oramai lo avete capito che questa newsletter un vero senso non lo ha. Cosa ci riserverà la prossima settimana? Ancora non lo so, ma torneremo a parlare di manga letti. Beh, che dirvi: grazie per essere stati qui anche oggi. Ci sentiamo venerdì prossimo, buon weekend e buone cose! Ciao ✌️