Ciao! Questa è la sessantottesima puntata di GoTankōbon. Oggi parliamo di Olimpiadi, di manga e sport. Ma anche di una scena che mi ha fatto venire i brividi e di tanto altro.
Una scena che mi ha fatto venire i brividi 🏐🫨
Oggi è una bellissima giornata per me, per le persone, per lo sport. Iniziano le Olimpiadi di Parigi 2024, la manifestazione sportiva che più mi diverte. Anche più dei Mondiali o della Champions League, che in realtà mi fanno venire ansia e palpitazioni perché mi coinvolgono troppo emotivamente. E invece che gli vuoi dire ai Giochi Olimpici? Sono perfetti: discipline strane, storie di atleti incredibili e risultati a sorpresa in ogni singola edizione. Ti metti davanti alla TV a ogni ora del giorno e sai comunque che troverai persone muscolosissime che lanciano oggetti lontani, poi qualcuno che corre, qualcuno che nuota, il ping pong, il beach volley, lo skateboard (?), il surf (??) o la breakdance (???). Sono sempre di più queste discipline olimpiche.
Ed è un periodo affascinante anche per il Giappone, che storicamente ha sempre avuto una connessione speciale con le Olimpiadi. Un po’ lo abbiamo visto tre anni fa durante l’ultima edizione, Tokyo 2020, che è stata una delle migliori sia in termini di risultati sportivi che di organizzazione (nonostante il difficile periodo causato dalla pandemia da Covid-19). Ma è anche il passato a raccontarci di questo particolare binomio che a partire dagli anni ‘60 si è creato, in maniera piuttosto solida, tra il Sol Levante e i Giochi Olimpici.
Era il 10 ottobre 1964 quando a Tokyo iniziavano i Giochi della XVIII Olimpiade. Fu la seconda edizione in terra giapponese (la penultima prima di quella di tre anni fa) e scrisse la storia dello sport nipponico, visto il raggiungimento del terzo posto nel medagliere. Ma dopo quei giorni cambiò anche il modo di produrre e disegnare manga. Sì, perché è vero che le Olimpiadi andarono molto bene per il Giappone, ma tra tutte quelle medaglie d’oro ne mancherà per sempre una che non è mai arrivata: quella nell’open di Judo, sport nazionale, che fu persa in finale da Akio Kaminaga contro l’olandese Anton. Un argento che ancora oggi scotta tantissimo, dato che fece mancare un en plein al Giappone nei quattro tornei olimpici di judo. Imperdonabile.
Come reazione a quella bruttissima sconfitta, totalmente inaspettata, nacquero i manga di genere spokon (contrazione di スポーツ supōtsu e 根性 konjō, ossia una crasi di parole che potremmo tradurre come "tenacia sportiva"): una tipologia di fumetti che parlano di sportivi, di sacrificio e di vittorie raggiunte tra lacrime e sudore. Il padre fondatore del fumetto sportivo giapponese è senza ombra di dubbi Ikki Kajiwara, pseudonimo di Asaki Takamori, autore di pietre miliari della storia del manga come Rocky Joe o L’uomo Tigre. In tutte le sue storie le battaglie sportive sono uno specchio degli ostacoli che si affrontano nella quotidianità: superarli è una questione di vita o morte. Raggiungere l’olimpo dei migliori in una disciplina specifica è un concetto che viene esasperato in ogni piccolo gesto dei protagonisti di Takamori. Capite adesso quanto volevano quella medaglia d’oro nell’open di Judo?
Va anche detto, però, che è proprio grazie a quell’imprevisto se il Giappone continua da anni a regalarci spokon e storie di sport uniche. Difficilmente si trovano nel mondo dell’intrattenimento dei prodotti in grado di descrivere con così tanta cura la fame di vittoria, la voglia di migliorarsi o il riscatto in una disciplina. E non si tratta più solamente di mostrare esagerazioni, come quelle di giovani alla Julian Ross che sarebbero in grado di sacrificare la propria vita per vincere una partita di calcio giovanile. No, c’è stata una costante crescita nel saper raccontare lo sport, toccando le corde giuste in ogni singola storia, mostrando umanità e fragilità. Niente più super atleti inscalfibili con manie di autodistruzione, ma persone che aspirano a diventare più forti.
Ed è proprio grazie a questo percorso che dura da sessant’anni, partito lontanissimo da quelle Olimpiadi, che un giorno mi sono ritrovato ad avere la pelle d’oca per una scena di un anime. Haikyu!! è un manga, che ha ricevuto poi un adattamento animato, in cui viene raccontata la storia di Shoyo Hinata, un ragazzo di bassa statura che vuole diventare uno dei migliori pallavolisti del Giappone dopo essere rimasto ammaliato nel guardare un professionista della sua stessa altezza chiamato “piccolo gigante”. Qui conosciamo tantissimi personaggi, tra cui Kei Tsukishima: un giovane annoiato da qualsiasi cosa, privo di stimoli e che continua a giocare a pallavolo quasi solo esclusivamente per fare un favore al fratello, per non deludere le sue aspettative o per non distruggere ciò che si erano promessi diversi anni prima. A starlo a sentire, questo sport gli fa davvero schifo. Il suo cuore, però, dice tutt’altro.
In questa scena, che mi rimarrà per sempre impressa, lui affronta la miglior squadra della prefettura dove c’è il giocatore più temuto di tutti. Affrontarlo è durissima, ha delle schiacciate potenti, è intelligente e non sbaglia un singolo colpo. Un campione, in grado di vincere anche da solo. Proprio qui Tsukishima, che è uno dei più alti della sua squadra, a forza di ritrovarsi di fronte questo fenomeno entra in una sorta di trance agonistica, senza neanche rendersene conto. È l’amore per la pallavolo che sta controllando il suo corpo, che lo fa sentire più libero. Talmente tanto da permettergli, all’improvviso, di effettuare un blocco decisivo proprio contro il più forte di tutti. Mano che a mezz’aria cambia posizione, palla potente che sbatte sul palmo e poi un rumore sordo della sfera che colpisce con violenza il pavimento: è punto. E il pubblico è in visibilio.
Quando ho visto questa scena ero carichissimo e ovviamente anche felice per il personaggio (nonostante tutto quel suo atteggiamento di distaccamento dopo un po’ provoca parecchie antipatie). Ma è ciò che è accaduto subito dopo che poi mi ha causato dei brividi d’emozione che si sono propagati lungo tutte le mie braccia: un urlo liberatorio, intenso, da parte di Tsukishima. Lì c’erano tante cose che anche io ho provato alla sua età quando giocavo a calcio, quando guardavo in faccia la realtà dicendo che non avrei mai sfondato anche se, in fondo in fondo, ci speravo comunque. C’era gioia, grinta, estasi: la perfetta rappresentazione della tenacia sportiva, anche senza sputare sangue. Emozioni a cui anche un freddo e distaccato come lui, a un certo punto, ha dovuto cedere. Qui in alto vi ho lasciato il video di questa bellissima scena. Purtroppo l’ho trovata solamente con i sottotitoli in spagnolo (spero si capisca lo stesso), ma fidatevi: non saranno le parole dei personaggi a trasmettervi quello che ho provato. Evviva le Olimpiadi che ci divertono tanto, evviva i manga sportivi.
Un crossover pazzesco, le Olimpiadi che mettono tutto in pausa e il maestro Kago in Sicilia 🐢🥷☀️
Andiamo a vedere le notizie migliori raccolte questa settimana. Molto interessanti, direi.
Avete presente quel meme con la tartaruga sconvolta, che rimane a bocca aperta? Ok, aspettate. Faccio prima a farvelo vedere:
Ecco, secondo me questa è esattamente la stessa faccia che hanno fatto tanti fan di Naruto o delle Tartarughe Ninja (ecco perché ho pensato alla tartaruga scioccata) quando hanno letto questa notizia. In poche parole, sì: ci sarà un fumetto crossover tra le due serie e arriverà a ottobre. Incredibile.
Ma oggi non abbiamo parlato di Olimpiadi proprio a caso. Eh no, perché dal mondo degli anime è arrivata una notizia che ha a che fare proprio con i Giochi di Parigi 2024: diverse serie in corso, tra cui One Piece e My Hero Academia, andranno in pausa. Il perché? Per lasciare spazio alle varie gare degli atleti giapponesi, trasmesse in TV, che saranno impegnati durante la manifestazione.
E concludiamo con una bellissima notizia per le amiche e gli amici che ci seguono dalla Sicilia: alla Palermo Comic Convention verrà ospitato il maestro Shintarō Kago. Sarà presente dal 12 al 15 settembre, dove mostrerà in anteprima il volume Brain Damage insieme a un’edizione variant esclusiva per Palermo. Con molta probabilità, poi, ci saranno anche delle sessioni di firmacopie.
Le migliori uscite manga della settimana (22 lug - 28 lug) 👊🦾
Settimana piena di ottime uscite manga, tra cui: Kingdom (64), Billy Bat (cofanetto da 16 a 20), Make the exorcist fall in love (2), The Witch and the beast (10), My Charms are Wasted (8), Sidooh (25), Giant Killing (60), Stich il manga (2), La leggenda di Arslan (19) e un volume singolo molto interessante come Il Paese di sabbia e di scaglie azzurre. Ora, però, concentriamoci su un’altra nuova uscita che farà felici molte persone.
Ken il guerriero - extreme edition (1) di Buronson e Tetsuo Hara: “mai, mai, scorderai, l’attimo, la terrà che tremò”. Torna nelle librerie Hokuto no Ken, tradotto da noi come Ken il guerriero: una serie cult, che ha fatto appassionare migliaia di persone anche attraverso il cartone animato di fine anni ‘80. Panini ci porta un’edizione speciale, estrema a dire la verità, scesa come un fulmine dal cielo. Qui verrà ripercorsa tutta la storia fino alla saga finale, mai vista nella serie animata. Come riporta la casa editrice stessa, ci saranno anche nuove copertine, pagine a colori e in bicromia e molto altro.
Per oggi è tutto. Grazie per essere arrivati fin qui e per essere stati con me anche questa settimana. Se la puntata vi è piaciuta potete lasciare un cuoricino qui in basso o condividerla con qualche amante dello sport o della pallavolo. Che altro dirvi? Buone Olimpiadi e buon fine settimana, noi ci sentiamo venerdì prossimo. Ciao!
Grande puntata, Daniele! Effettivamente quella scena e la descrizione che ne fai, quando molti anni fa anch'io sognavo che la tenacia sportiva mi avrebbe portato un giorno a diventare un calciatore. Poi è andata diversamente, ma va bene lo stesso; quei momenti e quei ricordi rimangono comunque a compormi.
Grazie anche per le dritte su Naruto e Ken 😉.
Grazie a te Andrea!