GoTankōbon #61 | Il mio amore per le pubblicità giapponesi e Jujutsu Kaisen che domina le vendite
Ciao! Questa è la sessantunesima puntata di GoTankōbon. Oggi parleremo di pubblicità giapponese, ma al tempo stesso anche di manga, anime e tanto altro.
Giappone, il meraviglioso regno degli spot commerciali 📺👑
La scorsa estate, quando sono stato in Giappone, ho camminato davvero tantissimo, mantenendo per più di una settimana una media di trentamila passi al giorno: una cosa possibile solo grazie al fascino di Tokyo e alle infinite attrazioni che quella meravigliosa città offre in ogni suo anfratto. La sera, però, una volta tornato in albergo ero davvero esausto e mi concedevo, oltre all’aria condizionata, un piccolo momento per me che con il passare dei giorni è diventato un guilty pleasure da vacanza: fare zapping sulla tv nipponica, passando da un canale all’altro senza capire una singola parola di ciò che veniva detto. La televisione in Giappone è incredibile, ci sono quattro tipologie di programmi che non mancano mai a qualsiasi orario: approfondimenti sui gatti, partite di baseball, trasmissioni in cui gli ospiti presenti in studio reagiscono a video strani e, ovviamente, gli anime.
Devo ammettere che mi soffermavo poco su ogni programma: il limite della lingua mi faceva annoiare quasi subito e quindi continuavo a girare canali su canali rimanendo comunque tanto affascinato dall’approccio totalmente differente che la tv nipponica ha rispetto a quello italiano. Uno zapping estremo come il mio, lo avrete intuito, porta per forza di cose anche a scontrarsi con qualcosa spesso odiato da tutti, ossia la tantissima pubblicità. Ecco, vi assicuro che proprio quest’ultima è stata invece la cosa più interessante per una persona che conosce tre parole in croce di giapponese e che quindi non può intrattenersi con lunghi dialoghi. Sì, perché gli spot nipponici sono di un altro livello rispetto a quelli a cui siamo abituati. Comunicano con una forza incredibile, sono creativi (a volte troppo) e funzionano benissimo. Inoltre, aspetto per nulla da non sottovalutare, sfruttano con grande frequenza le tantissime star televisive del paese. Attori e cantanti? Sì, in parte, ma specialmente personaggi iconici di manga e anime come Goku, Luffy e Lupin.
Per farvi capire quanto funziona bene la pubblicità in Giappone, vi lascio qui sopra un brano promozionale di Don Quijote: una catena di negozi che vende qualsiasi cosa (no, davvero non scherzo, vende qualsiasi cosa possiate immaginare) stra diffusa in tutto il paese. Se vi azzardate a entrare una sola volta in uno dei suoi punti vendita, ne uscirete solamente dopo aver speso almeno cinquemila yen in oggetti futili e cantando a squarciagola il ritornello di questa canzoncina pazzesca. Non preoccupatevi, nessuno vi prenderà per pazzo guardandovi urlare “DON DON DON DOOONKI”, anche perché è oramai sdoganata come cosa per le strade di Shibuya. In questo caso non parliamo di spot televisivi, è vero, ma si tratta comunque di una forma di pubblicità persuasiva che funziona molto bene. Una canzoncina ti entra in testa mentre guardi tutti i dieci piani di un negozio pieno zeppo di input coloratissimi e ti fa simpatia. Fidatevi, ci tornerete volentieri anche solo per riascoltare quella canzone.
Tornando con la lente d’ingrandimento sul nostro tema, l’influenza del mercato di manga e anime nel settore pubblicitario giapponese si sente forte e chiaro. Girando per Tokyo e le altre grandi città del Sol Levante noterete gigantografie, cartelloni e cartoncini raffiguranti i protagonisti di tante opere moderne e non (Gojo di Jujutsu Kaisen era dappertutto). Ma quando quest’ultimi non sono presenti, probabilmente anche per questioni di diritti commerciali e altre cose di cui non possiamo essere a conoscenza, non è raro vedere pubblicità che rimandano comunque a quell’immaginario fantastico a cui appartengono i personaggi più famosi. Qui sotto, ad esempio, vi lascio uno spot della Nissin (brand che produce ramen e pasti istantanei): la sua mascotte, un grazioso pulcino, vive un’avventura a dir poco emozionante in questi pochi secondi. Direi quasi alla pari dello scontro tra Goku e Kid Bu in Dragon Ball Z e con una per nulla velata citazione a Devilman di Go Nagai. Un’altra moda diffusa? Realizzare réclame (mi sento molto Antonella Clerici a usare questo termine) per qualsiasi tipologia di prodotto sfruttando il mood di Makoto Shinkai, regista d’animazione famosissimo in tutto il globo soprattutto per Your Name e Suzume. Le storie d’amore e i cieli mozzafiato pieni di scie, stelle e comete piacciono davvero tanto, specialmente se si deve sponsorizzare qualcosa che ha a che fare con i giovani.
Le mie preferite però restano le pubblicità con protagonisti i personaggi dei manga e degli anime completamente estrapolati dal loro contesto originale. E ne ho viste davvero tante in grado di farmi impazzire, ve lo giuro. Fortunatamente alcune si possono recuperare anche su YouTube, dove esistono canali che le raccolgono all’interno di compilation infinite. Volete alcuni esempi? Ok, vi accontento subito. Ho visto Tanjiro e tutti gli altri spadaccini di Demon Slayer che usano gli scopettoni e i mocio della Vileda nipponica come fossero delle katane; ho visto Goku e Vegeta mangiare il pollo del KFC; Lupin, Jigen e Goemon ordinare al McDrive (li trovate nel primo video in alto); Shanks all’interno di una Mercedes-Benz e Takumi Fujiwara di Initial D gareggiare, ovviamente, contro una Toyota GR86 insieme alla sua Trueno.
Insomma, so che siete curiosi ma se ora mi mettessi a elencarvi tutti gli spot geniali visti ci metterei un’eternità e questa puntata non farebbe altro che trasformarsi in un elenco enorme molto simile alle Pagine Gialle. Ma perché parlarvi finora di tutto ciò? Semplice, il mio solo e unico scopo è quello di farvi innamorare, come me, di queste meravigliose pubblicità. Non voglio essere l’unico ad avere questa fissa, le passioni vanno condivise. E allora, come un vero boss finale farebbe contro il suo acerrimo nemico, sferro proprio in chiusura il mio asso nella manica: quello spot che non potrete non amare e che, come me, vi farà diventare fan della pubblicità nipponica. Parliamo nuovamente di Nissin, che però questa volta non fa trasformare il suo grazioso pulcino in un mostro demoniaco. No, questa volta quei geni che si trovano sulle scrivanie del reparto marketing dell’azienda hanno deciso di dar vita a una serie di pubblicità dove i protagonisti sono i personaggi di One Piece. Zoro, Nami e compagni vengono animati, con uno stile differente da quello di Oda, all’interno di un drama scolastico, con il ramen istantaneo sempre lì ad accompagnare i problemi di questi adolescenti problematici. Ogni pubblicità è un piccolo episodio di vita quotidiana e, spot dopo spot, questi costruiranno un’unica storia. Le animazioni sono incredibili, di un livello molto più alto rispetto a tante altre serie animate che hanno avuto successo negli ultimi anni: parliamo di un lavoro enorme che si nasconde dietro questi pochi secondi di pubblicità e che non può essere ignorato. Che sia proprio una ciotola di ramen da scaldare al microonde il One Piece? Beh, oramai non dovremmo più stupirci di nulla.
Jujutsu Kaisen vende più di tutti nel 2024 e il finale di AOT era scritto bene 🥇✍️
Notizie della settimana time. Di che parliamo oggi? Di grandi vendite e di un finale che secondo molti è stato scritto male, in fretta e furia, ma che invece eheheh. Vabbè, non perdiamoci in chiacchiere e andiamo ad approfondire tutto.
Come cita un trend su Instagram in questi giorni: “Siamo a metà mese, cos’hai fatto fin qui?”. Ecco, noi andiamo a vedere quali manga hanno venduto di più in questa prima parte di 2024 e le classifiche parlano molto chiaro: Jujutsu Kaisen e Frieren stanno dominando. Entrambe le opere hanno infatti superato i 4 milioni di copie acquistate dai lettori (4.630.685 il primo e 4.350.795 il secondo). Seguono in terza posizione Il monologo della speziale (3.790.236 copie vendute) e il sempreverde One Piece in quarta (2.189.898 copie vendute). Chiude la top 5 il manga che lo scorso anno, a quest’ora, occupava la prima posizione: Blue Lock (2.149.862 copie vendute). Nel post qui in basso trovate anche le posizioni che vanno dal sesto al decimo: troverete tutti titoli molto famosi e che, probabilmente, state leggendo anche voi.
Allora lo dico, ma non odiatemi vi prego: a me il finale di Attack On Titan è piaciuto e anche parecchio. Non farò spoiler, ma quel mix di sensazioni contrastanti che ti lascia al termine della lettura o visione sono per me di altissimo livello. Quando resti a fissare il vuoto dopo aver terminato un’opera, a mio parere, vuol dire che dietro c’è un autore che sa bene quel che fa. Tanti non saranno della mia stessa idea e va bene così, ma fortunatamente Hajime Isayama ha voluto precisare che le sue scelte non sono state frutto del caos o dalla fretta che gli è stata imposta dall’editore. Semplicemente, aveva chiaro in mente sin dall’inizio come avrebbe voluto far terminare il suo manga.
Le migliori uscite manga della settimana (3 giu - 9 giu) 🤞🏡
Arriviamo alla carrellata dei migliori manga usciti questa settimana. Nelle vostre fumetteria di fiducia troverete: Jujutsu Kaisen (25), Claymore (19), PTSD (2), Hirayasumi (5), Love is war (25), A Cruel God Reigns (9), Studio Cabana (3), Ariadne (22), A proposito di Vita da Slime (5) e Tsugumi Project (6). Non ci sono, infine, nuove serie da segnalare o volumi singoli particolari. Però, insomma, tornano i manga di Gege Akutami e Keigo Shinzo, possiamo accontentarci.
Grazie mille per essere stati con me anche questa settimana. Abbiamo parlato di manga, ma anche di altro e questa è una strada che mi piacerebbe continuare a proseguire in futuro. Un po’ di cultura pop giapponese non fa mai male e, alla fine, noteremo che tutto è transmediale. Detto ciò, se vi va di darmi un po’ di supporto potete lasciare un cuoricino qui in basso o condividere la puntata con chi preferite. Io, intanto, vi auguro un buon fine settimana. Ci sentiamo venerdì prossimo, ciao! ✌️