GoTankōbon #3 | Calcio, variant, drifting e un manga disegnato dall'IA
Ciao! Questa è la terza puntata di GoTankōbon. Oggi vi faccio vedere una variant che ho comprato, parliamo di calcio, drifting e di notizie che hanno nuovamente a che fare con l’intelligenza artificiale.
Yoichi Isagi o Carlo Parola ⚽
Alla fine sì, anche io sono rimasto coinvolto nel mercato delle variant manga. Partiamo però dall’inizio: che cosa sono queste variant? Sostanzialmente, sono delle copie di fumetti con copertine alternative, diverse, rispetto a quelle regolari che vengono stampate e pubblicate dalle case editrici. Naturalmente, essendo un prodotto particolare e, solitamente, venduto in un numero limitato, questi manga possono incrementare il loro valore con il tempo. Insomma, sono un vero e proprio prodotto da collezionismo e anche qui, come accade con il mondo delle carte, dei francobolli o dei pupazzetti, dietro ci sono persone molto esperte e informate su oscillazioni di valore e cose così.
Io non sono tra questi, ma ho comunque deciso di acquistare la variant del primo numero di Blue Lock per l’estetica e per il valore affettivo che rappresenta. Spesso, secondo me, le copertine di queste edizioni propongono disegni alternativi senza eccedere in illustrazioni particolarmente fantasiose. Ci sono però alcuni casi in cui le scelte che sono alla base di questa operazione di marketing (perché di questo alla fine parliamo) sono pazzesche. Panini ha avuto una di queste brillanti idee, unendo un manga calcistico alla storia italiana di questo sport e al suo brand.
Con la copertina variant del primo numero di Blue Lock abbiamo il protagonista della storia, Yoichi Isagi, nella stessa posa che ha reso celebre qualsiasi album Calciatori Panini. Una rovesciata, effettuata da Carlo Parola nel 1950, diventata il simbolo di tantissime generazioni appassionate di calcio e di figurine. Un gesto atletico immortale, che ai tempi venne descritto così da Corrado Bianchi, il giornalista e fotografo autore di quello scatto leggendario:
Egisto scatta, tra lui ed il portiere c'è solo Carlo Parola; l'attaccante sente di potercela fare ma il difensore non gli dà il tempo di agire. Uno stacco imperioso, un volo in cielo, una respinta in uno stile unico. Un'ovazione accompagna la prodezza di Parola.
Con questa copertina speciale Panini ha fatto sì che si unissero due culture sportive e due epoche molto differenti. Per me, che sono amante del calcio sin da bambino, è stata una specie di amore a prima vista. Anche perché leggo Blue Lock ormai da diverso tempo e mi piace capire come il calcio giapponese stia evolvendo negli ultimi anni. Insomma, dal mio punto di vista è stata una bella combo che però, capisco, possa non avere lo stesso effetto su tutti.
A questo punto, dunque, mi tocca anche cogliere la palla al balzo e provare a parlarvi un po’ di Blue Lock, del perché dovreste leggerlo e di cosa mi piace di quest’opera sportiva di Muneyuki Kaneshiro. Innanzitutto, come vi dicevo, negli ultimi anni sto cercando (come posso) di seguire un pochino più da vicino la J-League 1 (la Serie A giapponese, per intenderci) e la nazionale del Sol Levante.
La prima impressione che ho avuto leggendo questo manga, rispetto ad altri titoli legati al calcio usciti in passato, è che si sente la passione dell’autore per questo sport. Una passione che, però, va oltre il semplice gioco, ma che si fa sentire tramite l’utilizzo di termini tecnici e di riferimenti al calcio contemporaneo europeo. A dirla tutta, una delle cose che mi ha sempre appassionato di Blue Lock è la critica che Muneyuki Kaneshiro fa al sistema calcistico giapponese, che da troppi anni si ritrova a disputare i Mondiali insieme a una Nazionale priva di un attaccante forte. Di questo tema ne ho parlato in modo più approfondito nel secondo episodio di Di Punto in Bianco, il mio podcast sullo sport giapponese. Potete ascoltarlo qui:
Al tempo stesso, però, questo manga riesce ad essere super apprezzabile anche da chi del calcio non ne ha mai voluto sentir parlare. E lo dico perché conosco alcune di queste persone. Questo accade secondo me perché la storia di questo fumetto riesce a unire alla perfezione due mondi distanti ma che insieme formano un’ottima accoppiata. Il calcio e tutte le sue tematiche si sposano perfettamente con un format che ultimamente va molto di moda in media come videogiochi, serie tv e film: la battle royale. Se vi sono piaciuti Squid Game o Alice in Borderland su Netflix, anche se a malapena sapete che Diego Armando Maradona ha giocato nel Napoli, allora probabilmente vi piacerà Blue Lock. Lo stesso vale se siete dei grandi giocatori di Fortnite, Apex o Call of Duty: Warzone.
Nelle pagine di questo fumetto si riesce a percepire la tensione dei calciatori, che coinvolti in questo folle gioco di sopravvivenza sportiva dovranno affrontare gli altri per coronare il loro sogno di poter diventare l’attaccante della nazionale giapponese. Per tutti gli sconfitti, invece, giocare a calcio potrà al massimo diventare un hobby: il loro nome verrà depennato da tutte le liste della Federcalcio nipponica. Se a tutto ciò ci aggiungiamo i bellissimi disegni di Yusuke Nomura - che con un tratto deciso e violento riesce a comunicare tutta la fatica e la paura che i giocatori provano - allora ecco che il risultato finale è la realizzazione di uno dei manga sportivi più divertenti degli ultimi anni.
Un po’ di drifting con variant e il primo manga di un’IA🚘🖋️
Passiamo alle notizie più interessanti della settimana. Restiamo sempre sul tema delle variant, ma dal calcio ci spostiamo alle corse automobilistiche. Torniamo a parlare anche delle intelligenze artificiali, che adesso danno vita a nuovi manga.
Ecco, dunque, a proposito di variant: è stata annunciata una versione limitata del manga Initial D, in arrivo a fine mese. C’è molto hype attorno a quest’opera (che molti conoscono soprattutto per l’anime) mai pubblicata finora in Italia. Il fumetto di Shuichi Shigeno è un cult delle corse automobilistiche e della cultura del drifting, che sicuramente avrete visto e conosciuto in un famoso film di alcuni anni fa: The Fast and the Furious: Tokyo Drift. In copertina sarà sempre presente l’auto simbolo della storia: la Toyota Sprinter Trueno AE86. La pubblicazione del manga sarà curata da J-Pop e Dario Moccia (streamer e youtuber espertissimo del mondo manga), mentre l’edizione variant sarà un’esclusiva del sito MangaYo!
Mentre in Italia torna nelle sale Akira, il padre del genere cyberpunk ideato da Katsuhiro Ōtomo, in Giappone viene pubblicato Cyberpunk: Peach John, un manga interamente disegnato da un’intelligenza artificiale. La trama del fumetto è stata scritta da un autore trentasettenne che si fa chiamare con lo pseudonimo Rootport: un mangaka che per sua stessa ammissione non sa disegnare. Proprio per questo ha deciso di farsi aiutare dalla celebre IA Midjourney per dare vita alle illustrazioni delle proprie tavole. Si tratta senz’altro di una notizia importante, che dimostra che passi da gigante queste tecnologie stanno facendo (ricordiamoci che in Giappone i fumetti hanno un valore e un’importanza più alta di come li consideriamo noi in Italia). Non vi ho infatti detto l’editore che si occuperà di questo manga: Shinchosha, che pubblica nel Sol Levante un autore del calibro di Haruki Murakami.
In Giappone è però uscito anche un altro manga che merita di essere menzionato: Mujina in to the Deep di Inio Asano. Il mangaka di Ishioka, all’età di 42 anni, torna a pubblicare un’altra storia dopo aver concluso l’impronunciabile Dead Dead Demon's Dededededestruction (ho fatto copia e incolla se ve lo steste chiedendo). Asano è uno dei miei autori preferiti e quindi sono sicuramente un po’ di parte, ma ogni suo fumetto mi ha sempre lasciato qualcosa e fatto riflettere tanto. Ve lo segnalo quindi per questo, anche se non è ancora chiaro quando arriverà in Italia. Intanto, se volete approfondire trama e altre cose interessanti, vi lascio qui il video di Endo.
Le migliori uscite della settimana (13 mar - 19 mar) 📚
Chiudiamo con quelle che, per me, sono le migliori uscite manga della settimana. In questi giorni è uscito un volumone molto grosso che in tanti stavano aspettando.
Berserk Deluxe (2) di Kentaro Miura: è finalmente arrivato il secondo numero della Berserk Deluxe edition. Dopo diversi mesi dall’uscita del primo numero, ora è possibile acquistare anche questo nuovo volume che conterrà i numeri 4, 5 e 6 della versione regular. Questo volume enorme, di oltre 700 pagine, è il modo migliore per recuperare tutta l’opera magna del compianto Kentaro Miura. Costa un bel po’, è vero, ma parliamo pur sempre di una delle più belle storie dark fantasy mai realizzate.
Cos’ha portato Gatsu a diventare il terrificante Berserk pronto a tutto pur di eliminare gli Apostoli della Mano di Dio? Per scoprirlo bisogna tornare all’Età dell’Oro, quando, ancora ragazzo, combatteva nelle più sanguinose battaglie come mercenario, e quando un incontro cambiò la sua vita…
Utopias di Shun Umezawa: tramite Dynit Manga viene pubblicata un’altra opera dell’autore di Sotto un cielo di collant e Darwin’s incident. In 224 pagine il mangaka ci racconta alcune storie di fantascienza, descritte nel seguente modo:
Una "regina" che di colpo entra nella vita di Jun'ichiro e ne fa il suo schiavo; un uomo che si sveglia dopo dodici anni di stato vegetativo e tante altre storie. Nove racconti incentrati sull'utopia che guardano la società contemporanea con occhio critico e sarcastico.
E con questo è tutto per questa settimana! Io vi ringrazio per aver letto fin qui e vi ricordo che, se volete, potete lasciare un cuoricino di supporto e condividere questa puntata con chi volete. A venerdì prossimo!