Ciao! Questa è la ventinovesima puntata di GoTankōbon. Oggi parliamo di un manga che ha messo in difficoltà il me adulto, ma anche di come vincere una dedica da parte di Naoki Urasawa e tanto altro.
Diventare adulti tra bambini, mostri e mostruosi bambini 👺🧒
Il giovedì sera della scorsa settimana ero in macchina per le vie di Roma, che come sempre erano illuminate, rumorose e incasinate. Con me non c’era nessuno e viaggiavo con la radio spenta, tanto c’erano i miei pensieri a tenermi compagnia. Era stata una giornata lunga ma la settimana si stava fortunatamente avviando verso il weekend. Riflettevo sulle attività che avrei potuto svolgere durante le giornate di riposo, ma pensavo anche ad alcune cose fatte nei giorni passati. In particolare, la mia testa tornava molto indietro per pensare a un’opera letta oramai diversi giorni fa. Una cosa che io, però, avevo accantonato di mia spontanea volontà perché l’avevo ritenuta molto complessa e, in un certo senso, ancora non adatta a questo spazio. All’ennesimo semaforo rosso, però, ho avuto una specie di illuminazione. Quella lettura per me così ermetica, era all’improvviso diventata chiarissima. Ed è proprio per questo che oggi vi parlerò di GoGo Monster di Taiyō Matsumoto.
GoGo Monster è stata per me un’esperienza di lettura mai provata prima: ho apprezzato tantissimo il manga nella sua interezza, ma sentivo che mi mancava un tassello alla sua comprensione totale. E una volta sfogliata l’ultima pagina dentro di me è rimasto questo vuoto. Era come se io e l’autore del fumetto, Taiyō Matsumoto, non fossimo mai stati precisamente sulla stessa frequenza: eravamo vittime di una comunicazione malfunzionante in cui i messaggi arrivavano a destinazione con qualche interferenza che faceva perdere nell’aria informazioni fondamentali. E io a questo ci ho pensato per giorni: cosa mancava della comunicazione di GoGo Monster che io non riuscivo a comprendere? Beh, ci ho messo un po’ a metabolizzare tutto, ma alla fine ce l’ho fatta. E non è stato bello.
Ma facciamo un passo indietro: di cosa parla il manga di Taiyō Matsumoto? Di Yuki Tachibana, un ragazzino delle elementari solitario e bullizzato per via dei suoi racconti: è convinto che la scuola sia infestata da mostruosi spiriti che vagano per tutto l’edificio portando caos e confusione. Lui li vedeva e riusciva a comunicare con il loro boss, Superstar, ma negli ultimi tempi si fanno sentire sempre meno. Che fine avranno fatto? In realtà una persona che lo ascolta volentieri c’è, ma è il custode della scuola: un anziano signore che Yuki segue anche dopo le lezioni nella coltivazione del giardino che si trova alle spalle dell’istituto. Questa incessante routine fatta di solitudine, però, viene un giorno spezzata dall’arrivo a scuola di un nuovo bambino: Makoto. Adesso, in classe, c’è un ragazzino che riesce finalmente ad aprirsi ai racconti di Yuki: un ponte che collega il mondo dei mostri a quello più tangibile dei bambini.
GoGo Monster è un manga molto delicato, che va maneggiato con cura, ma al tempo stesso sa anche essere brutalmente sincero. Tra le sue pagine i momenti che regalano malinconia al lettore sono tantissimi, ma vengono spesso accompagnati da pagine piene di quella cattiveria pura che solo delle creature infantili e innocenti come dei bambini possono tirare fuori. Matsumoto vi farà spesso tornare alla mente i vostri giorni alle elementari e vi farà, probabilmente, apprezzare e odiare quel periodo a seconda di chi eravate diversi anni fa. Se nella vita siete stati Yuki, allora sicuramente avrete bei ricordi in testa, ma probabilmente ci sarà anche qualche reminiscenza un po’ oscura. Nel caso fosse così, mi dispiace davvero tanto. Spero con tutto il cuore, però, che anche voi abbiate trovato il vostro Makoto nella vita.
Dal momento in cui due ragazzini si incontrano, in GoGo Monster, le cose per Yuki non vanno a gonfie vele sin da subito, ma il tempo gli regalerà (e ci regalerà) la nascita di un’amicizia bellissima. Un legame semplice, che non ha bisogno di essere esplicitato platealmente in nessun modo: c’è spazio solo per la sincerità e per lo stare insieme, per il piacere di passare del tempo con l’altro. Un concetto di amicizia dolcissimo, specialmente a quell’età. Ma nel manga, qui, sorge un problema importante: un rapporto così trasparente rischia di tenere troppo ancorato alla realtà il giovane Yuki, che così perderà sempre più di vista i suoi mostri. Chi assecondare, adesso? Lascio a voi il compito di scoprirlo, specialmente se non avete ancora letto il manga. Sappiate solo che la maestria con cui Taiyō Matsumoto gioca con i mostri di Yuki vi farà innamorare del suo modo di raccontare storie. Il tutto, sarà amplificato dal suo stile di disegno rozzo e irrequieto, che però rende unici i suoi lavori.
L’aspetto fondamentale, a mio parere, su cui ci si deve soffermare di GoGo Monster è proprio legato al doppio cammino che Yuki affronta a scuola. Se da una parte inizia a costruire la sua prima vera amicizia con un bambino, dall’altra il tempo continua a scorrere anche per lui, portandolo così a maturare ogni giorno sempre di più. La sua intelligenza, fortunatamente, lo ha aiutato nel vivere serenamente il distacco dagli altri coetanei, ma lo spirito del bambino ha sempre vissuto forte in lui. Yuki, in questa bellissima tavola che vi ho lasciato sopra, lo aveva intuito chiaramente e io avevo prestato poco attenzione a queste sue parole. L’evanescenza di Superstar e degli altri mostri è come se fosse la conseguente risposta al suo crescere. La fantasia dei bambini, lo sappiamo bene, è potentissima: rischia anche di sovvertire il mondo stesso che loro abitano. Ma più le lancette del tempo scorrono, più questa viene meno.
Eccolo, era proprio questo il messaggio che Taiyō Matsumoto stava cercando di comunicarmi ma che io, alla fine della prima lettura di GoGo Monster, non avevo ancora capito. Anche io sono cresciuto, anche io non posso più percepire Superstar e tutti gli altri mostri. Lo spazio del mio cervello che un tempo sfruttavo per inventare storie, giocare e divertirmi, adesso è riempito dalle incombenze della quotidianità, dai problemi dei grandi. Quella scioltezza che si ha da bambini, quando si è pieni di fantasia e si vive sempre con un piede nell’astratto ora è sparita. Il tempo è passato e non posso farci davvero nulla. Forse non volevo ammetterlo a me stesso oppure, più probabilmente, non me ne ero proprio accorto. Ma ora, grazie a questo fumetto, ne sono più consapevole: anche io sono marcito e diventato più rigido. Semplicemente, sono diventato un adulto.
Una dedica di Urasawa, i tributi per Ken e un piccolo Goku torna negli anime✍️👊🐉
Le notizie di questa settimana si aprono con un tutorial utile per ottenere una dedica da Naoki Urasawa (se si è fortunati), poi passeremo ai bellissimi tributi fatti per Ken il guerriero da tanti famosi mangaka e al nuovo anime di Dragon Ball.
Che Naoki Urasawa stia per arrivare in Italia lo sappiamo bene da un po’ di tempo e questo, naturalmente, non ha fatto altro che scaldare gli animi dei suoi fan. Tutti si sono domandati se sarebbe stato possibile far autografare una propria copia all’autore di Pluto, 20th Century Boys o Monster. Beh, gli amici di Planet Manga hanno risposto dando vita a un concorso che permetterà a qualche fortunato di vincere una dedica da parte del mangaka durante il Lucca Comics & Games 2023. Vi lascio qui di seguito il post in cui sono spiegati tutti i dettagli della selezione che avverrà dal 1° novembre al 4 novembre 2023.
Ken il guerriero di Buronson e Tetsuo Hara ha compiuto ben 40 anni. Un numerone legato al tempo che gli ha permesso di farsi conoscere e amare da tantissime generazioni differenti. Tra i più appassionati del manga ci sono, però, anche tanti altri autori famosissimi che hanno voluto celebrare questo speciale anniversario con una propria illustrazione. Qui sotto vi lascio un post di cavernadiplatone dove sono raccolti nel seguente ordine i tributi di: Akira Toriyama (Dragon Ball/Dr Slump), Hiroiko Araki (Le Bizzarre Avventure di JoJo), Gosho Aoyama (Detective Conan), Rumiko Takahashi (Lamù/Inuyasha), Eiichiro Oda (One Piece) e Yoshihiro Togashi (Hunter x Hunter/Yu degli Spettri).
E arriviamo alla notizia più fresca di tutte: è in arrivo l’anime Dragon Ball DAIMA. Lo so, non si tratta proprio del manga in questo caso, ma quando l’universo nato dalla testa di Akira Toriyama si espande è sempre bene parlarne (anche perché c’è nuovamente il suo zampino qui). Tutto è partito dalla carta, è vero, ma da diversi anni oramai quando si parla di Dragon Ball si parla di una creatura multiforme e, soprattutto, multimediale. Le novità arrivano dappertutto: cinema, televisione, videogiochi e fumetti. Toei Animation ha annunciato questo nuovo anime in occasione del NY Comicon 2023 e sembrerebbe, a tutti gli effetti, una sorta di variante canonica del ben più vecchietto Dragon Ball GT. Nel teaser trailer che vi lascio qui sotto si vede, oltre al periodo d’uscita previsto per l’autunno 2024, Goku, Vegeta e tanti altri personaggi del loro universo trasformati in bambini dal Drago Shenron. La storia, a quanto pare, dovrebbe collocarsi prima degli eventi di Dragon Ball Super. Staremo a vedere in che modo verranno festeggiati i primi 40 anni di uno dei manga più famosi di sempre.
Le migliori uscite manga della settimana (9 ott - 15 ott) 🏴☠️🔥
Eccoci giunti alle uscite della settimana. Prima della nuova serie da non perdere in questi giorni, vi lascio qui tutti gli altri manga che continuano con i relativi nuovi numeri: Chainsaw Man (14), Jujutsu Kaisen (22), Kakegurui (16), Giant Killing (57) e Dance Dance Danseur (18).
One Piece: episode A (1) di Boichi: arriva finalmente in Italia uno degli spin off più attesi di sempre. Perché parliamo del mondo di One Piece, ma anche perché parliamo di un personaggio amatissimo come Portgas D. Ace. Insomma, è un’uscita da non lasciare in libreria se siete amanti del manga o dall’anime tratto dall’opera del maestro Oda. In queste pagine, disegnate da Boichi (autore di Dr Stone) vedremo l’adattamento a fumetto del romanzo One Piece Novel A. Lo spinoff si concluderà in due volumi con delle bellissime copertine che, insieme, formeranno un’unica illustrazione (il secondo è in arrivo il 31 ottobre).
Ace Pugno di Fuoco, il fratello di Rufy Cappello di Paglia. Cosa celerà il misterioso passato di quest’uomo che ha inciso il proprio nome nella leggenda?
E anche questa settimana ci fermiamo qui. Grazie mille per esserci stati ancora una volta e per essere arrivati fino in fondo alla puntata. Lo sapete, se volete fare un piacere a me e a GoTankōbon, qui sotto ci sono i tasti per lasciare un mi piace e per condividere la newsletter. Ci vediamo venerdì prossimo, passate un buon weekend! 🫰