GoTankōbon #12 | Un manga di cui avevo paura, l'amore dei nostri animali e una collana su Gō Nagai
Ciao! Questa è la dodicesima puntata di GoTankōbon. Oggi parliamo di un manga che mi ha sempre fatto molta paura, dell’amore che i cani provano nei nostri confronti e di una nuova collana su Gō Nagai che uscirà in edicola.
Dopo quasi due anni, alla fine, ho deciso di leggerlo 🐶💔
I cani ci amano in modo sincero, quasi da farci sentire in colpa.
Io vi avverto sin da subito: questa sarà una puntata per cuori forti. Sì, perché il manga di cui voglio parlarvi questa settimana mi ha sempre fatto una grande paura. Non so neanche perché l’ho comprato a dire la verità. Che cosa mi avrà spinto a fare una follia del genere? Chissà, l’unica cosa certa è che per molto tempo mi sono maledetto per averlo acquistato. Infatti, per evitarne la lettura, l’ho tenuto lì, in un angolo nascosto della libreria, sperando di dimenticarmene. Naturalmente non è mai accaduto, bastava passarci davanti e mi tornava a tormentare il pensiero di quali orrori potessero esserci scritti e disegnati dentro. Ogni volta che mi ci cadeva l’occhio cercavo nella mia mente un altro pensiero a cui aggrapparmi per distrarmi il più in fretta possibile. Sono andato avanti così per circa due anni, ma poi alcuni giorni fa è cambiato tutto. Una canzone (e un video musicale) mi ha dato il coraggio, che da tempo cercavo, per leggere per la prima volta il manga di Takashi Murakami: Il cane che guarda le stelle.
Il brano, e soprattutto il video musicale, che mi ha convinto ad aprire quel manga che per tanto tempo ho evitato è di Lewis Capaldi e si chiama Wish You The Best. Sì, quello che vedete nell’anteprima è Argus Gazza (o Walder Frey, dipende cosa preferite) che in realtà fa l’attore e si chiama David Bradley (lo sapevate che è un attore, no?). Assieme a lui, in questo videoclip, c’è un coprotagonista: una piccola e dolce bestiola che abbaia e scodinzola ogni volta che vede il suo padrone. Questo bel cagnolino è in realtà la vera star del video musicale: uno struggente, tristissimo, straziante video musicale. Perché l’ho guardato? Non lo so, se ne parlava tanto e mi sono incuriosito. Ma, appena terminato, il mio umore non era dei migliori e, oltre al manga, mi ha fatto anche tornare alla mente un’altra canzone con un video simile: Happier dei Bastille.
Quest’ultimo ve lo evito, ma se volete potete tranquillamente cercarlo su YouTube e farvi del male gratuitamente. Io, oramai in uno stato di ipnosi e sofferenza, l’ho fatto. Scienza? Cultura? Sadismo? Sì, forse quest’ultima. Perché poi, naturalmente, queste belle canzoni mi hanno spinto e dato quel coraggio per iniziare a leggere Il cane che guarda le stelle. Bene, direi che possiamo smetterla di girarci attorno. Avete tutti capito, oramai, di cosa stiamo parlando: dell’amore dei nostri animali, quello provato nei nostri confronti, anche quando uno dei due non c’è più. Un amore forte, grande, difficile da descrivere e che, come suggerisce l’autore Takahashi Murakami, è così sincero da farci sentire in colpa. È la storia di Hachiko, è la storia di Io e Marley.
Il cane che guarda le stelle racconta le vicende di un uomo e del suo cane. Il protagonista però, mi sento di dire, non è l’animale (come si intuirebbe dal titolo) ma nemmeno l’essere umano. È il rapporto che si viene a creare tra i due, fatto di affetto, compagnia e fiducia reciproca, nonostante tutto. Perché il signore, chiamato “papà” da parte del cagnolino per tutto il racconto, è una persona incredibilmente sfortunata. Non mi dilungherò molto su ciò che gli accade durante le pagine, anche perché rischierei di rovinarvi parte della lettura, ma ciò che importa è che al cane, di tutto ciò, non interessa nulla. Il suo padrone potrà anche vivere in disgrazia per tutta la vita, ma tanto a lui basterà semplicemente restargli a fianco per essere felice.
Takahashi Murakami con questo manga ci fa sentire a pieno i sentimenti del cagnolino nei confronti del suo padrone e, di conseguenza, di tutti i nostri animali. Il cane, naturalmente, è l’animale che più di tutti è in grado di comunicare i propri sentimenti ai suoi affetti (è il migliore amico dell’uomo, no?). Ma non è il solo: ogni persona è in grado di riconoscere in che modo il proprio animale gli sta dimostrando amore, a prescindere dal fatto che sia un gatto, un criceto o un drago di Komodo. Il problema, però, è che l’autore ci fa anche sentire tremendamente tristi con questa storia, perché ci mostra tutti quei momenti in cui, purtroppo, diamo per scontato il legame che abbiamo con loro e il modo in cui loro vedono noi.
Quante volte ci è capitato di essere troppo presi dalle cose da fare, mettendo in pausa le feste e l’affetto che i nostri amichetti pelosi ci stavano dando? Magari avevamo un impegno enorme: immaginatevi rispondere al vostro capo una cosa del tipo “Non ti ho inviato quella mail importantissima su quel progetto che, se non consegnato in tempo, finirà per farci licenziare perché Pluto voleva giocare a palla”. Verremmo presi per pazzi, o per dei Topolino (dai, solo lui può chiamare il cane così). Eppure, seppur a quel punto senza lavoro, non sbaglieremmo ogni tanto a mettere al primo posto le loro attenzioni, anche quando c’è qualcosa di impellente da fare.
Perché anche la loro esistenza, nella nostra vita, è importante. Anzi, io mi sento di dire che è davvero essenziale. Takahashi Murakami, infatti, ci mostra quanto possono essere fugaci e preziosi i momenti vissuti con il nostro animale. Un cane, o un gatto, vive mediamente un quinto della vita di un essere umano e tutti quei momenti di gioco, di coccole e di risate non tornano indietro una volta che sono andati. Il modo con il quale ci connettiamo con loro è speciale: finiamo per imparare e conoscere alcuni aspetti del loro carattere che nessun altro potrà mai notare: un vezzo, un suono particolare. Tutti piccoli aspetti che, alla fine, riempiono le nostre giornate.
E se anche tutto ciò non fosse vero, se anche fossimo dei pessimi compagni per i nostri animaletti, a loro non cambierebbe poi così tanto. Continuerebbero a guardarci come fossimo delle persone speciali, a cui affetto e riverenza è sempre dovuto. Continuerebbero ad ammirarci come il cane che guarda le stelle fa con il suo papà. Farebbero bene? Non so, non sta di certo a noi deciderlo. Ho fatto bene io però, alla fine, a farmi coraggio e a leggere questo bel manga. Avevo paura di soffrire, per una storia drammatica che ci fa sentire fragili e impotenti davanti a certe situazioni. E così è stato. Ma mi ha anche dato l’opportunità di capire quanto sia forte il rapporto con i nostri animali: un legame che, nonostante tutto, non può essere interrotto da nulla.
In edicola una collana su Gō Nagai e un messaggio di Inoue per l’Italia 👿🏀
Passiamo alle notizie della settimana. Arriva una bella collana su Gō Nagai in edicola, che porterà nelle nostre librerie tutti i robottoni ideati dal maestro nato a Majima nel 1945. C’è anche un bel premio per Shangri-La Frontier e un messaggio da parte di Takehiko Inoue per l’Italia.
Si parte con una bella notizia per gli amanti del genere mecha, ossia tutto ciò che ha a che fare con quegli enormi robot provenienti dal Giappone. La Repubblica arriva in edicola con una nuova collana intitolata Manga Super Robot: 30 uscite con periodicità quattordicinale dal 20 maggio 2023 al 29 giugno 2024. Qui l’elenco di tutte le pubblicazioni che verranno effettuate. Cosa vedremo nello specifico? Tutti i giganti d’acciaio ideati da Gō Nagai come Mazinger Z, Ufo Robot e Jeeg Robot. Sarebbe stato bello vedere anche qualcosa dedicato a Devilman, è vero, ma magari in futuro… chissà.
Arrivano i premi della casa editrice Kodansha, una delle case editrici più famose del Giappone e del mondo quando si parla di fumetti. A vincere il titolo di “miglior shonen”, la categoria dedicata ai ragazzi, probabilmente la più letta al mondo (Dragon Ball, Naruto e One Piece, per dire, ne fanno parte) è stato Shangri-La Frontier. Il manga scritto da Katarina è un bel caso editoriale che, in questo modo, continua a confermare gli ottimi riconoscimenti che sta ottenendo. Quest’anno, infatti, arriverà un anime dedicato a questa storia: una sorta di premio che, solitamente, viene dedicato solo alle serie di grande successo (aiuta anche a renderle più famose). Di cosa parla? Di Rakuro Hizutome, un cacciatore di Kusoge (videogiochi trash) da completare al 100%. All’ennesimo videogame del genere spolpato fino al midollo, decide di cimentarsi nel titolo VR più in voga del momento. Vi lascio il trailer dell’anime.
The First Slam Dunk sta avendo un successo incredibile nei cinema italiani e non solo. La critica lo sta adorando, definendolo uno dei migliori film d’animazione sportiva di sempre e, addirittura, una delle migliori pellicole dedicate allo sport che siano mai uscite al cinema. Insomma, la trasposizione animata dell’opera di Takehiko Inoue sta piacendo tantissimo e dall’Italia è arrivato molto affetto per il mangaka di Ōkuchi già prima dell’uscita della pellicola nelle sale nostrane. Per ringraziarci di tutto questo amore, Inoue ha voluto omaggiarci con uno speciale disegno, raffigurante Ryota Miyagi, con scritto “Ciao Italia”. Qui di seguito il post pubblicato sui social.
Le migliori uscite della settimana (15 mag - 21 mag) 🦸♀️💅
Chiudiamo con le migliori uscite manga della settimana, che sono tantissime. Si tratta di una metà del mese di maggio di fuoco, piena di ottimi volumi in arrivo nelle librerie e nelle fumetterie (e, devo dire, ho faticato a selezionarne solo 4). C’è anche un grande ritorno, tanto atteso.
Hunter x Hunter (37) di Yoshihiro Togashi: dopo circa un anno dall’ultimo numero, torna in Italia uno dei manga shonen più famosi e longevi di sempre. L’opera di Togashi, conosciuta anche per via della sua incostanza causata sfortunatamente dai problemi di salute dell’autore stesso, giunge al 37°volume nel nostro paese. Per l’occasione, oltre alla versione regular, Panini pubblicherà anche un’edizione variant. Si riparte dalla saga della crociera verso il Continente Oscuro.
Evol (1) di Atsushi Kaneko: arriva un altro manga dell’autore di Soil. Con uno stile molto underground e degli sfondi minimalisti, Atsushi Kaneko ci porta una storia di follia e caos. Nel link un’anteprima del volume.
Dopo aver tentato di togliersi la vita, tre ragazzi si ritrovano in ospedale.
Al risveglio scoprono di possedere strani poteri. È il destino? No, è l’inizio del caos… Atsushi Kaneko vi lascerà a bocca aperta con un manga che mette tutto a ferro e fuoco.True Beauty (1) di Yaongiy: altro giro, altro manga Panini, che in questa settimana ha sfornato tanti bei volumi interessanti. Un’altra novità da segnalare è quella che arriva direttamente dalla Corea per Planet Manhwa (e non Planet Manga). Yaongiy, con la sua opera interamente a colori, ci porta una storia sulle apparenze, sull’estetica delle persone e sul riscatto. Un webtoon che ha ottenuto milioni di lettori in patria e che, adesso, potremo leggere anche noi in Italia. Come per Evol, anche qui potete trovare un’anteprima del manwha nel link.
Jugyeong sembra perfetta.
È stupenda, tutti rimangono a bocca aperta quando la vedono, tutti la amano.
Ma dietro questo splendore c’è un segreto…
Great Trailers (1) di Akira Miyagawa: vi consiglio un solo manga per ricordarvi, in generale, che questa settimana escono tutti i volumi pubblicati da Toshokan, la nuova casa editrice italiana sul fumetto asiatico (ne avevamo parlato alcuni numeri fa). Con questo manga si va a toccare una storia che, per certi aspetti, ricorda Star Wars nel design e il videogioco Horizon: zero dawn nel world building.
Sono passati nove anni dalla catastrofe globale e il Giappone è diventato un deserto. In questo mondo post-olocausto gli esseri umani si muovono su strani mezzi meccanici che somigliano ad animali. Il giovane Naoki incontra una ragazza nota come la Salvatrice, che guida la rivolta contro una nuova forma di oppressione…
E con questo è tutto anche per oggi! Io vi ringrazio per essere arrivati fin qui: è stata dura questa settimana, devo ammetterlo. Se la puntata dovesse esservi piaciuta, condividetela con chi volete (mi fareste un grande piacere). Potete anche lasciare un cuoricino di supporto. Grazie! A venerdì prossimo 👋❤️
GoTankōbon #12 | Un manga di cui avevo paura, l'amore dei nostri animali e una collana su Gō Nagai
Non avendo mai avuto un animale non conosco quel tipo di legame che descrivi, ma come sempre sei bravissimo nelle parole e praticamente mi ci sono ritrovato. Immenso <3 Per Shangri-La Frontier sono molto curioso, il manga lo sto seguendo e comprando dalla pubblicazione e non solo l'ho trovato molto ben strutturato, ma di certo non è la solita solfa e va benissimo così!