GoTankōbon #10 | Vittorie a Napoli, fiori effimeri e un manga bruttarello
Ciao! Questa è la decima puntata di GoTankōbon. Oggi parliamo delle vittorie ottenute a Napoli (non solo calcistiche), degli annunci del Comicon e di un manga, a quanto pare, bruttarello. Iniziamo!
Napoli in festa, vittoria di fiori effimeri 🏆🌺
Napoli è in festa da diverse settimane, ma dallo scorso weekend il livello dei decibel della città si è alzato a dismisura. Il perché, per quei pochi che non se ne fossero accorti, è da ricollegare alla vittoria dello Scudetto del Napoli, la squadra di calcio allenata da Luciano Spalletti. L’ultimo campionato vinto dagli azzurri risale al 1990, più di trent’anni fa: capite, quindi, che moltissime persone non hanno mai visto la propria squadra del cuore ottenere un successo del genere.
E mentre la città era festante (nonostante poi la vittoria dello Scudetto sia effettivamente arrivata ieri), tra trombette, festoni, gagliardetti, scoppietti, bandieroni, fuochi d’artificio, clacson e tanto tanto altro, a Napoli si è anche tenuto un evento molto importante per la cultura nerd: il Comicon. Il capoluogo campano, dunque, non era solo invaso dai tifosi partenopei provenienti da tutto il paese (e forse anche dal mondo intero), ma anche dagli appassionati di fumetti, manga e videogiochi. Insomma, alla fine i due mondi si sono uniti e non sono stati pochi i frequentatori del Comicon che hanno vissuto la fiera indossando una sciarpetta azzurra o la maglietta di Kvaratskhelia.
Quando ci sono fiere importanti come il Comicon accadono tante cose: ci sono i firma copie con gli ospiti, gli annunci delle prossime uscite da parte delle case editrici, i meet and greet con gli influencer e poi i premi. Questi, per me, rappresentano sempre un’occasione per capire cosa piace alle persone e per scoprire qualcosa di nuovo che, evidentemente, ha attirato le attenzioni di molti. Andando più nel dettaglio, tra i riconoscimenti assegnati ce n’è stato uno che mi ha reso particolarmente felice: quello dedicato alla miglior serie straniera, vinto da Adabana. Fiori effimeri di Non.
Mi ha fatto molto piacere che sia stato premiato un manga del genere, perché a mio avviso parliamo di un prodotto che è passato un po’ in sordina da quando è uscito nelle librerie italiane. Sì, perché in realtà io credo si tratti di un piccolo gioiellino, dal genere thriller, che è riuscito a tenermi incollato alle pagine grazie alla sua storia (per nulla scontata, soprattutto parlando di gialli), per i suoi disegni sempre impeccabili e, soprattutto, per come ti viene raccontata questa storia. Dynit ha avuto davvero un’ottima intuizione a portarlo qui in Italia, distribuendolo con una bella collector box che contiene tutti e tre i volumi della serie.
Di cosa parla Adabana. I fiori effimeri? Di tanti temi molto differenti tra di loro, tra cui l’amicizia, le pressioni sociali, la superficialità delle forze dell’ordine e, in particolare, di Mako e Mizuki, due amiche che frequentano le superiori. Il manga inizia proprio con l’ultima ragazza che decide di marinare la scuola per dirigersi verso la centrale di polizia, dove autodenuncia il proprio reato: aver ucciso e fatto a pezzi, in preda a una furia omicida, la sua migliore amica Mako. Mizuki in centrale porta con sé anche l’arma del delitto, che nasconde alle sue spalle una lunga storia, e mentre i primi investigatori danno per certe le sue testimonianze, il suo avvocato difensore comincia a sospettare qualcosa. Perché Mizuki dovrebbe aver commesso una brutalità simile nei confronti della sua migliore amica? Il caso potrebbe non essere così semplice.
Come nei migliori thriller, il manga di Non ti induce a domandarti tante cose, a farti sospettare praticamente di chiunque, ma poi riesce sempre a sorprenderti con un’evoluzione degli scenari spesso inaspettata. A rendere intrigante la scoperta della verità, poi, ci pensa anche la narrazione che, come accennavo prima, è davvero ben strutturata. Anzi, mi sento di dire che, tra flashback e investigazione, è proprio il punto di forza di questo fumetto: probabilmente, se raccontato in un’altra maniera, Adabana. I fiori effimeri non sarebbe la stessa cosa. Si passa dal punto di vista di Mizuki, nel primo volume, a quello di Mako nel secondo, per poi arrivare al finale in cui tutta la verità viene a galla. Intanto noi siamo sempre più catturati e nella nostra testa si viene a creare un bel tribunale di casini: più avanziamo con le pagine e più le teorie che iniziamo a pensare sono sempre più numerose e rumorose.
Come si può immaginare dalle premesse, il manga scritto da Non sa essere molto crudo, perché mentre la verità sulla morte di Mako viene a galla, vengono trattati temi molto pesanti e oscuri. C’è tanto male all’interno di Adabana. I fiori effimeri (un po’ per citare il podcast Demoni Urbani) e probabilmente vi verrà un po’ da odiare il genere umano dopo averlo letto. Vi renderete nuovamente conto, come dopo aver sentito una terribile notizia al telegiornale, di quanto l’essere umano possa essere malvagio e privo di freni inibitori. La violenza può avere varie forme: le persone possono essere in grado di provocare un grande male fisico, ma anche psicologico, facendo entrare le proprie vittime in dei vortici infiniti di paranoie.
Parliamo di un manga in grado di lasciarci con l’amaro in bocca, ma non per questo va evitato. Anzi, tutt’altro: è necessario, a volte, scontrarsi con storie del genere. Ci aiutano ad aprire gli occhi su tanti aspetti della nostra vita. Noi, come Mako, siamo dei fiori effimeri. Non si sa quando, ma la nostra esistenza potrebbe essere stravolta da una serie di eventi inaspettati. Allora teniamoci stretti i nostri petali e proviamo ad assaporare a pieno ciò che la vita ci offre tutti i giorni.
Gli annunci del Comicon e quella recensione sul manga bruttarello 📢✍️
Arriviamo alle notizie della settimana, che non sono tantissime. A tenere banco ci hanno pensato gli annunci del Comicon, dove sono stati svelati da alcune case editrici i principali manga che usciranno nei prossimi mesi. Prima di parlare di ciò, però, dobbiamo soffermarci su una cosina pubblicata da un noto giornale in questi giorni.
Sarò veloce, lo prometto, ma è un tema di cui si sta discutendo molto in questi giorni e non potevo ignorarlo. Innanzitutto, cosa è successo? Ricordate che nella scorsa settimana parlavamo del fatto che Demon Slayer avesse conquistato la prima e la terza posizione della classifica delle vendite dei libri in Italia? Bene, la questione non è passata inosservata. Meno male, direte voi. Neanche per niente, vi dico io. Sì, perché questo bel dato legato alle vendite ha attirato le attenzioni della stampa nazionale che, purtroppo, non ha colto bene la palla al balzo. Il risultato? Un bella recensione del manga di Koyoharu Gotōge su La Lettura del Corriere della sera il cui voto è stato letteralmente “bruttarello” (non 2, 3, 5. No, proprio “bruttarello”). L’articolo ha naturalmente scatenato molte critiche, soprattutto tra gli appassionati di manga, ed è anche abbastanza comprensibile. Leggendolo, non si nota da parte dell’autore un certo impegno a comprendere il valore dell’opera. Anzi, tutt’altro: viene fatto un riassunto frettoloso e impreciso della trama a cui viene aggiunta una punta di ironia che tende a sminuire il lavoro fatto dalla mangaka. La conclusione dell’articolo? Meglio Milo Manara. Ah. Bene. Però credo di non aver capito il nesso vostro onore. Insomma, ci sarebbe molto di cui parlare, ma è difficile in questi casi dilungarsi in discorsi complessi. Mi viene solamente da dire che è un gran peccato: sarebbe stato bello vedere un approfondimento fatto bene sul perché Demon Slayer è diventato un fenomeno globale o su cosa ha fatto innamorare i giapponesi di quest’opera. Ma niente, occasione sprecata. Sarà per la prossima volta mia cara carta stampata, io comunque continuo a credere in te.
Passiamo agli annunci del Comicon, che sono stati molto interessanti. J-Pop, innanzitutto, porterà in Italia il caso editoriale Akane Banashi di Yuki Suenaga e Tokamasa Moue: un manga, consigliato anche da Oda, che parla del rakugo, un genere teatrale giapponese caratterizzato da dei monologhi comici eseguiti in ginocchio con due oggetti in mano. Sempre dalla stessa casa editrice arriveranno anche due prodotti del maestro dell’horror Junji Ito: Bukimi no Ana, il primo saggio autobiografico dell’autore, e Twisted Visions: l'Artbook ufficiale con i lavori del sensei.
Da Star Comics, invece, arrivano gli annunci di One Piece Episode A (l’adattamento del romanzo dedicato ad Ace) disegnato dal fumettista sudcoreano Boichi e lo spin off Sanji’s Food Wars! Shokugeki no Sanji realizzato dagli autori di Food Wars. Non verranno pubblicati, però, solo manga provenienti dal mondo di Monkey D. Rufy, ma anche Mermaid Melody Pitchi Pitchi Pitch: tre volumi sulla serie cult maho shojo. Oltre ai singoli numeri, verrà anche messo in vendita un cofanetto in edizione limitata che li raccoglierà tutti quanti.
Le migliori uscite della settimana (1 mag - 7 mag) 🎍🦾
Chiudiamo con le migliori uscite della settimana, che va precisa precisa dal 1° al 7 maggio. C’è un manga che aspetto tanto e un anniversary book molto interessante per i fan di FMA.
Tabi - The Journey of life di Aki Irie: la mangaka autrice di Nuvole a Nord-Ovest e Il mondo di Ran torna in Italia con una raccolta di racconti tutta da scoprire. Date un’occhiata alla copertina, ve ne innamorerete subito. Aki Irie è capace di confezionare in così poco spazio un universo di dettagli con uno stile dolce e delicato.
Una raccolta di racconti originali per vivere tutte le sfaccettature dei mondi fantastici di Aki Irie e perdersi nell’inconfondibile tratto dei suoi disegni. Tra i racconti anche un divertente episodio inedito de Il Mondo di Ran.
Full Metal Alchemist - 20th Anniversary Book: un prodotto speciale, da collezione, per tutti gli amanti del manga di Hiromu Arakawa. La mangaka ha dato vita a un fumetto considerato un must per tutti gli amanti del genere shonen, e non solo, che ha compiuto ben 20 anni. Panini ci porta questo volume proprio per celebrare lo speciale anniversario.
Commenti, dettagli e rivelazioni esclusive, ma anche i capitoli extra realizzati in occasioni speciali dall’autrice, Hiromu Arakawa, la maggior parte dei quali inediti in Italia!
E anche per questa settimana è tutto! Io vi ringrazio per essere arrivati fin qui (siamo già al decimo appuntamento, wow). Se vi va potete lasciare anche un cuoricino e condividere con chi volete la puntata. Vi auguro un buon weekend, a venerdì prossimo! 👋