GoTankōbon #65 | Un kaijū per rappresentare chiunque e gli investimenti dei manga in AI
Ciao! Questa è la sessantacinquesima puntata di GoTankōbon. Oggi parleremo di Kaiju No. 8, ma anche di come i manga siano in grado far sentire rappresentato chiunque e molto altro.
I manga ci fanno sentire rappresentati, anche grazie ai kaijū 🫂🦖
Come vi dicevo la settimana scorsa, alcuni giorni fa è uscito un mio articolo su N3rdcore che parla di Kaiju No. 8. L’ho scritto dopo aver visto la prima stagione dell’anime su Crunchyroll, uscita ad aprile, e ne ho analizzato la trama e anche la musica. Quest’ultima, da sempre, è a mio parere un elemento che può stravolgere totalmente in positivo un prodotto animato (e non solo), soprattutto se scelta con cura. E in questo caso, oltre a funzionare bene, ci racconta anche di come si sta evolvendo l’industria musicale in occidente, che sempre di più cerca di abbracciare alcuni elementi tipici del mercato asiatico.
Oggi, però, non voglio assolutamente ripetermi su questi temi, ma ne vorrei toccare un altro che durante la realizzazione del pezzo non sono riuscito ad approfondire per bene. Kaiju No. 8 è una figata per tantissimi motivi: è divertente, ironico, ben animato e ha dei mostroni realizzati con grande fantasia. Se guardato in un momento in cui si vuole solo staccare la spina beh, come altro dirlo, ti fa prendere bene. Al tempo stesso però è anche un prodotto che da una bella carezza a tutti noi amici e amiche che ci dirigiamo (o abbiamo già orgogliosamente raggiunto) verso i trent’anni. Non giriamoci troppo attorno, tanto lo sappiamo bene che tutti i manga o gli anime shōnen che guardiamo non sono pensati per noi cresciutelli, ma bensì per persone molto più giovani di noi. Il termine “shōnen” stesso, infatti, in giapponese significa “ragazzo”: è una categoria di opere pensata per chi va dall’età scolare fino alla maggiore età. E noi, come potete immaginare, siamo fuori target.
Ma è qui che Kaiju No. 8 cambia le regole del gioco, dando in pasto a dei giovanissimi una storia in cui il protagonista, che poi diventerà l’eroe di turno, è un trentenne. Non più un ragazzino sfigatello in cui immedesimarsi che, da un momento all’altro, tira fuori dei superpoteri incredibili che lo porteranno a salvare il mondo. No, tutt’altro: ci troviamo di fronte a un adulto un po’ sfigato, goffo, impacciato e che ha oramai deciso di abbandonare quel sogno che insegue da quando è un bambino. Insomma, un totale disastro e l’esatto opposto di ciò che un ragazzino vorrebbe diventare. Eppure il protagonista di Kaiju No. 8, Kafka Hibino, rappresenta la semplice realtà che ci circonda tutti i giorni. La vita è fatta di tantissime belle persone ordinarie e gli eroi, nonostante i fumetti vogliano farci sperare altro, sono rarissimi.
Alcuni giorni fa ascoltavo il podcast Radio Tomodachi, di Dario Moccia, in cui veniva intervistata Asuka Ozumi (direttrice della collana Showcase di Dynit Manga). Qui lei dice una cosa bellissima: i manga pubblicati nella storia sono tantissimi e, con enorme probabilità, sono in grado di coprire qualsiasi argomento cercato dai lettori. Real, la meravigliosa opera di Takehiko Inoue sul basket in carrozzina, ne è uno degli esempi più celebri, ma la lista potrebbe proseguire per ore con tanti altri titoli particolarissimi. Il fumetto giapponese, dunque, è un mezzo in grado di rappresentare chiunque, a prescindere dal suo orientamento sessuale, dalle sue passioni o dal suo stato emotivo.
Il manga apre scenari su mondi impossibili, ma al tempo stesso anche tanto vicini a noi. Perché si può anche andare oltre la semplice trama, che a volte è composta da persone che hanno problemi comuni, mentre altre volte è fatta di pirati di gomma che vanno a caccia di un tesoro. Spesso, infatti, non importa che quella storia si stia verificando all’interno di un contesto immaginario, non praticabile nella realtà che viviamo tutti i giorni. Perché quel personaggio potrebbe avere delle caratteristiche che ci rappresentano, che ci fanno sentire meno soli e compresi. Restando in tema One Piece: Chopper è una renna con una storia toccante, caratterizzata da questa forte dedizione verso la medicina. Immaginatevi un aspirante medico leggere le pagine del manga di Eiichirō Oda, ne rimarrà folgorato (anche se è un essere umano e non un adorabile animale in grado di diventare un colosso muscoloso come Brock Lesnar). E Kaiju No. 8, paradossalmente, diventa così un manga più per noi delle generazioni nate tra gli anni ‘80 e ‘90, che conosciamo a menadito questa tipologia di storie con esplosioni, botte da orbi e trasformazioni.
Kafka Hibino, infatti, non è quel classico eroe super figo, bello, dannato e infallibile. No, è un tizio qualunque che da un momento all’altro ottiene un potere enorme, difficilissimo da controllare, e ha paura. Può trasformare il suo corpo in quello di un mostro pieno di scaglie e con il volto scheletrico, in grado di provocare danni ed esplosioni nemmeno lontanamente alla portata di un intero esercito militare. Un potere fighissimo? Sì, ma probabilmente lo penseresti solo se hai un’età idonea a quella del target shōnen. Per un adulto sarebbe soprattutto un incubo con cui dover fare i conti. E Naoya Matsumoto, l’autore del manga, questo lo sa molto bene. Proprio per questo ci mostra un Kafka agitato e in preda al panico anche quando ha l’aspetto del mostro apparentemente inscalfibile, facendoci ovviamente scatenare la risata, ma anche permettendoci nuovamente di farci empatizzare con lui.
I primi ospiti di Lucca e gli investimenti del mondo manga nell’AI 🤖🌹
Eccoci con le notizie della settimana, dove si parla di AI, di mangaka in arrivo a Lucca, ma anche di shikishi importanti e di un nuovo film per il 2025.
Che l’intelligenza artificiale faccia sempre più parte della nostra quotidianità oramai lo sappiamo bene, soprattutto nell’ambito lavorativo. E per il mondo dei manga vale lo stesso. Molte case editrici, tra cui la famosissima Shueisha, hanno infatti investito tantissimi soldi in questa tecnologia con l’obiettivo di diminuire i tempi di traduzione e aumentare l’export. Si parla di cifre complessive che toccano i 5 milioni di dollari.
Arrivano le prime informazioni sugli ospiti che saranno presenti al Lucca Comics & Games 2024. Del mondo manga, fin qui, sono stati annunciati Gou Tanabe (noto per i suoi adattamenti delle opere di Lovecraft), Atsushi Kamijō (TO-Y o Sex) e Yuto Tsukuda (Food Wars). A loro si aggiungeranno due personaggi di spessore legati al mondo di One Piece: Tatsuya Nagamine (regista) e Kenji Yokoyama (animatore).
Farsi donare uno shikishi da parte di un mangaka non è semplicissimo, soprattutto se quest’ultimo è diventato una star internazionale grazie alle sue opere. Ma la cantante Billie Eilish, super fan de L’Attacco dei Giganti, ci è riuscita. Hajime Isayama l’ha disegnata insieme a dei giovani Eren, Armin e Mikasa.
Manca poco all’uscita del film de La Rosa di Versailles, da noi in Italia nota come Lady Oscar, che arriverà nelle sale giapponesi nella primavera 2025. Qui l’ultimo teaser pubblicato.
Le migliori uscite manga della settimana (1 lug - 7 lug) ♻️👩
Quali sono le novità manga della settimana? In libreria in questi giorni troverete: DanDaDan (13), Yawara (8), Boy’s Abyss (13), Ranking of Kings (8), Claymore (20), The war of greedy witches (7), Insomniac after school (11), Rave (10), Kaiju girl caramelise (3), Polvere di stelle (4) e Yuri is my job (9). Come novità, invece, c’è un titolo di Usumaru Furuya da parte di Coconino Press.
Plastic girl + Sodoma 1985 di Usumaru Furuya: da oggi 5 luglio sarà disponibile in tutte le librerie e fumetterie Plastic Girl di Usumaru Furuya. Per chi non è riuscito a partecipare al tour italiano in cui era presente il mangaka per firmare alcune copie, Coconino mette a disposizione un bundle in cui sarà possibile comprare la seguente opera insieme a Sodoma 1985. Ai due fumetti verrà accompagnata una stampa autografata a mano dall’autore. Se siete fan del sensei, non perdetevela.
E anche per questa settimana è tutto! Vi ringrazio per essere arrivati fin qui e, in generale, per il supporto che date alla newsletter. Con i tasti qui in basso, lo sapete, potete condividere, commentare o lasciare un cuoricino che ci rende tanto felici. Per tutto il resto, invece, ci aggiorniamo venerdì prossimo. Ciao e buon fine settimana! ✌️