GoTankōbon #44 | Quando con mamma e papà andava tutto bene e Yumiko Igarashi ospite a Genova
Ciao! Questa è la quarantaquattresima puntata di GoTankōbon, quella in cui torniamo a parlare di Jirō Taniguchi e di un’altra sua grande opera: Quartieri lontani. Più avanti alcune notizie interessanti e le consuete nuove uscite manga settimanali.
Tornare indietro per rivivere il passato con occhi adulti 👀🧑🏻🧑🏻🧒🏻
Qualche giorno fa, casualmente, mi è capitato un breve video che (uso una frase fatta e abusatissima) faceva ridere ma anche riflettere. In breve, veniva mostrata su un foglio una linea che rappresentava la nostra vita per intero, dalla nascita fino alla morte. Dopodiché, su quest’ultima veniva posto un segnalino all’altezza della maggiore età (quella in cui, sostanzialmente, si diventa adulti). La parte di riga prima del divisore veniva chiamata “gioventù” o qualcosa del genere, mentre quella successiva prendeva il nome di “tempo passato a pensare alla gioventù”. Chiuso il video ho subito pensato: cavolo, quanto è vero tutto ciò. Certo, il concetto è estremizzato perché vuole strappare una risata, ma non si discosta poi così tanto dalla realtà.
A me capita tantissimo di pensare a quel periodo della mia vita e, probabilmente, ve ne sarete accorti anche voi leggendo la newsletter. Parto spesso dai miei ricordi del passato per parlare di alcune letture, ma non è quasi mai voluto. Anzi, è come se fosse un gesto involontario, che nasce e si sviluppa attraverso la parte incosciente della mia mente. Lo faccio parlando con la mia famiglia, ma anche con tutte le persone a cui voglio bene (comprese quelle che facevano parte di quei ricordi). È come se ogni tanto avessi bisogno di rifugiarmi in un luogo sicuro, dove le responsabilità erano assenti e si poteva pensare al futuro con tanta speranza e ingenuità: momenti belli e divertenti, ma anche carichi di qualche rimorso che fanno sbandare la nave dei ricordi.
Nel manga di cui voglio parlarvi oggi, invece, questo tema riemerge grazie a una storia che unisce passato e presente, realizzata con un tratto pulito e pieno di sfondi riposanti. Con Quartieri lontani, infatti, Jirō Taniguchi si interroga sul tema dei ricordi della gioventù attraverso Hiroshi Nakahara: un quarantottenne sposato e con due figlie che un giorno, di ritorno da un viaggio di lavoro, viene scaraventato indietro nel passato a quando aveva 14 anni. Il protagonista si ritrova così a vivere le sue memorie sulla sua stessa pelle in un corpo più giovane ma con una mente che ha già accumulato qualche segno di usura. Taniguchi ci racconta questa storia attraverso una maestria e una sensibilità toccante, realizzando una sorta di racconto di formazione in cui, però, il personaggio principale è già adulto.
Facendo riemergere la parte infantile che è in noi, attraverso Hiroshi Nakahara vivremo degli eventi che, sicuramente, tutti noi abbiamo sognato almeno una volta nella nostra vita: affrontare la scuola con maggiore consapevolezza, essere più maturi nelle amicizie o meno impacciati nelle prime relazioni sentimentali. Nonostante ciò, Jirō Taniguchi ci mostra però quanto anche un quarantottenne, se messo nelle giuste condizioni, può tornare un bambino e commettere gli stessi errori. Tutti conserviamo una parte infantile che non ci abbandona mai: è qui dentro di noi e riemerge sempre nel giusto contesto, anche se proviamo a sopprimerla.
Quartieri lontani è una grande opera non solo perché ci abbraccia calorosamente facendoci rivivere il momento in cui eravamo più spensierati, ma anche perché ci mostra quanto il periodo della crescita sia fondamentale per la costruzione della persona che poi diventeremo. L’infanzia e l’adolescenza sono due fasi cruciali per il nostro futuro in cui, inevitabilmente, possono anche accadere cose spiacevoli. Alcune non dipendono da nessuna motivazione in particolare, altre sono completamente originate dagli sbagli dei familiari. Ed è proprio il caso di Hiroshi Nakahara, che si ritrova così a vivere le scelte di suo padre nei panni di un figlio che, nella realtà, è già diventato genitore. Un totale paradosso che, però, aiuta noi lettori e lui a rielaborare un dolore attraverso un altro sguardo.
Jirō Taniguchi riesce così a farci sentire il peso che i nostri genitori hanno portato sulle spalle nel periodo, per noi, più leggero di sempre. Cambia la prospettiva dei dolci ricordi, facendoci comprendere che sì, anche la mamma e il papà sono esseri umani che falliscono. Proprio per questo, penso che Quartieri lontani sia un’opera gigantesca che tutti quanti, superato quel segmento che ci fa entrare nella fase adulta della vita, dovrebbero leggere almeno una volta. È un manga che sa toccare le corde dell’emotività e che non si vergogna a mettere allo scoperto la parte più vulnerabile di noi. Forse è proprio per questo suo lato artistico che il sensei è stato amato così tanto in Europa.
Yumiko Igarashi ospite a Genova e la mia speranza di vedere collaborare Hideo Kojima e Junji Ito 🍭😱
Eccoci alle notizie settimanali direttamente selezionate da GoTankōbon. Stanno tornando le fiere del fumetto (anche quelle nuove) e questo significa che molte e molti mangaka verranno a visitare il nostro paese. Ma parleremo anche di una mia speranza, che non si avvererà mai (o forse sì).
Negli scorsi giorni sono apparse sui social alcune foto che mostravano un incontro tra Hideo Kojima e Junji Ito. Nulla di speciale, direte voi, sono due grandi artisti che si ammirano e rispettano. Tutto giusto, se non fosse che queste immagini sono arrivate circa un mese e mezzo dopo la presentazione del nuovo videogioco a cui Kojima sta lavorando: OD (Overdose). Il teaser del titolo, mostrato per la prima volta ai Game Awards 2023, ha fatto intuire che il folle genio che ha dato vita alla serie di Metal Gear e al più recente Death Stranding potrebbe portarci a giocare un nuovo titolo horror/psicologico. E insomma, chi meglio di Junji Ito potrebbe aiutarlo nel trovare nuovi spunti o idee per la realizzazione del videogame? Ovviamente in questo grande volo pindarico non c’è nulla di concreto: queste sono tutte speranze dei fan (comprese le mie), che probabilmente non avranno mai conferme. Infatti, quello tra il mangaka e Kojima è stato un semplice incontro di circostanze: l’autore di videogiochi è andato a trovare l’amico durante una sua mostra e, per l’occasione, si è portato dietro una montagna di manga/dvd targati Junji Ito per farseli sketchare e autografare (chiamalo scemo). Nulla di fatto, quindi, o almeno crediamo. Ma mai dire mai. Intanto, se ancora non lo avete visto, vi lascio qui sotto il teaser di OD (Overdose) che è davvero inquietante.
Una super notizia per i fan degli shojo manga e non solo: Yumiko Igarashi arriverà in Italia, ospite al Megacon di Genova. L’autrice famosa nel nostro paese specialmente per Candy Candy, Georgie e Anna dai cappelli rossi (da non confondere con la serie animata di Isao Takahata e disegnata da Hayao Miyazaki), sarà presente infatti alla nuova fiera del capoluogo ligure nei giorni sabato 2 marzo e domenica 3 marzo. La mangaka, come annunciato sui canali social del Megacon, sarà presente presso la Fiera Di Genova, Padiglione Blu, per incontrare i suoi fan e per autografare sue illustrazioni.
Chiudiamo il notiziario di GoTankōbon con una notizia più a tema anime, ma che ci mostra quanto la cultura giapponese (attraverso i suoi prodotti d’intrattenimento) è oramai entrata nel nostro quotidiano: Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki è diventato ufficialmente il film di animazione giapponese più popolare della storia del cinema italiano. Dopo aver superato i 6.3 milioni di euro di incassi, l’ultima opera targata Studio Ghibli ha siglato un record difficilmente battibile nel prossimo futuro. Il mio consiglio, se non lo avete ancora fatto, è quello di andarlo a vedere assolutamente (specialmente ora che è anche finito nelle candidature ufficiali per l’Oscar al miglior film d’animazione).
Le migliori uscite manga della settimana (22 gen - 28 gen) 🧗♒
Eccoci infine, come sempre, alla sezione dedicata alle migliori uscite manga della settimana. In libreria arrivano i nuovi numeri di: Berserk Deluxe Edition (6), Berserk (41), DanDaDan (10), Dragon Ball Ultimate Edition (21), Yawara! (3), La Nave di Teseo (8), Mai Wai (3), Record of Ragnarok (18), Adou (6), Ma che sfacciato! (18), My Home Hero (14), Shrink (6) e The War of Greedy Witches (4). Come novità, invece, vi propongo un cofanetto di un autore molto conosciuto anche sugli schermi.
Noyu Girl (Box 1-3) di Haro Aso: in un cofanetto contenente tutti i numeri della serie, arriva la nuova opera di Haro Aso (disegnata da Shiro Yoshida). L’autore di Alice in Borderland e Zombie 100, che hanno ricevuto anche degli adattamenti live action su Netflix, torna con una storia atipica in cui la protagonista va a caccia delle più selvagge sorgenti termali dell’intero Giappone. Vedremo anche questa storia sul piccolo schermo? Chissà.
Le terme selvagge, ovvero sorgenti termali che si trovano spontaneamente in natura e non sono in alcun modo collegate ad attività commerciali. Hibari Otaka è una vera appassionata di questi luoghi e non esiste montagna troppo alta, foresta troppo fitta, o mare troppo profondo capace di tenerla lontana da questi luoghi magici, sospesi in una realtà che trascende il tempo e lo spazio!
E con questo è tutto! Vi ringrazio di essere stati con me anche questa settimana. Lo sapete bene oramai: se volete condividere la puntata potete farlo attraverso il tasto qui in basso, altrimenti potete lasciare un cuoricino di supporto o un commento. Noi, per tutto il resto, ci sentiamo il prossimo venerdì. Passate un buon weekend, ciao! ✌️